Arrestalo un primario di Genova

Arrestalo un primario di Genova Mafia calabrese Arrestalo un primario di Genova FIRENZE Proponevano affari da realizzare col riciclaggio, ma lo scopo era mettere a segno «bidoni» a imprenditori, commercianti, professionisti, vittime «anomale»: con la loro complicità speravano di risollevare le finanze, finendo invece ostaggio di tre gruppi criminali, chiamati «batterie», collegati alle famiglie della 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi, dei Nirta di San Luca e degli Alvaro di Sinopoli. E quanto avrebbe svelato l'operazione «Batteria», condotta dalla Dia e coordinata dal pm di Firenze, Luca Turco, che ha portato in carcere anche il direttore della cattedra di chirurgia generale dell' ospedale San Martino di Genova, il professor Erminio Cariati, 65 anni, arrestato a Cosenza, sua provincia di origine, dove si trovava per un intervento. Sono state notificate ordinanze di custodia in carcere a esponenti delle famiglie dei Mancuso, dei Nirta e degli Alvaro. In totale sono 25 le misure cautelari emesse - 8 ancora da eseguire - per associazione a delinquere, aggravata dalla finalità mafiosa, finalizzata a riciclaggio, truffa, estorsione e usura. Sono stati accertati, tra il '97 e il '98, 24 episodi di truffa per 11 miliardi. Tra le vittime, nessuna delle quali ha mai fatto denuncia, anche un cassiere di banca di Milano che aveva prelevato 100 milioni dall'istituto, ottenendo in cambio solo una valigia piena di carta straccia. Un miliardo la truffa a un commerciante di tappeti di Firenze. Ancora, tra le vittime, un commerciante torinese di gioielli e un imprenditore ligure paziente di Cariati. Cariati, hanno detto gli investigatori, era in contatto con i Mancuso e il suo ruolo sarebbe stato quello di intermediatore. Le vittime, soprattuto lombarde, liguri e toscane, e anche in Svizzera, a Cipro, in Spagna e in Germania, spesso in difficoltà economiche, una volta contattate veniva portate anche jn Calabria,! al cospetto delle «famiglie» perdarepiù credfbilità all'operazione. Difficile ribel-. larsi alla truffa: gli investigatori hanno parlato di minacce e anche di «custodia per qualche tempo». Erminio Cariati, 65 anni, è primario del reparto di Anatomia chirurgia presso la clinica universitaria dell' ospedale San Martino di Genova. Originario di Torano Castello, in provincia di Cosenza, lavora all'università del capoluogo ligure dal '65. Nel 71 aveva ottenuto la cattedra di chirurgia toracica, nell1 '86 quella di anatomia chirurgica, Sposato, due figli medici, vive in una splendida villa a Nervi, piena di tappeti preziosi e quadri di valore. Nel dicembre '98 la polizia aveva arrestato nel reparto di Cariati il latitante Romeo Calvano, che doveva scontare 23 anni per associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti il chirurgo avrebbe avuto contatti con il boss della 'ndrangheta Girolamo Mazzaferro. Cariati era uno dei medici tenuti sotto controllo dalle forze di polizia durante il sequestro di Giuseppe Soffiantini, al quale era stato tagliato un orecchio. Era stato candidato al Senato nel '96 a CosenzaRende in una lista civica e nell'87 alla Camera per la De, (f. m.]