Padova il centrodestra fa il bis in Provincia

Padova il centrodestra fa il bis in Provincia 11 Polo, che aveva già conquistato il Comune due settimane fa, aumenta il distacco dall'Ulivo Padova il centrodestra fa il bis in Provincia E il Cavaliere pensa alle politiche: o sfido D Alema o non corro Mario Lullo corrispondente da PADOVA Il Polo rivince a Padova. Due settimane dopo aver espugnato il Comune «rosso» con Giustina Destro, tocca a Vittorio Casarin scalzare il centrosinistra dalla Provincia, Un ex democristiano per un altro ex democristiano, Antonino Ziglio, ma schierati su fronti opposti. Il centrodestra, dunque, batte al centro il centrosinistra, perdi più «in casa sua», staccandolo di oltre 10 punti percentuali, 55,38 a 44,62.Ma questa volta non è solo una vittoria bensì una stra-vittoria, addirittura con percentuali «bulgare» in certi comuni: il 78% abbondante a Villa del Conte e Santa Giustina in Colle, paesi di origine del nuovo presidente della Provincia; ma poi il 76% a Cazzo, 75 a Campodoro, 72 a Loreggia, 70 a Piombino e Trebasoleghe, e così via. E sono 30 mila, alla fine dei conti, i voti che separano i due contendenti, 1600 nel solo Comune capoluogo, con ciò allargando il distacco di 1100 che aveva diviso i due candidati sindaco due settimane fa. Ma il dato più significativo finisce per essere il numero assoluto di comuni nei quali il Polo ha vinto al ballottaggio: 90 su 104, non c'è bisogno di fare percentuali. Peggio che il 13 giugno, quando alle comunali il centro-sinistra qui aveva già perso per strada 30 dei 104 comuni, conservandone il governo soltanto in 41 .Segno che la provincia di Padova, intesa come cittadini elettori, è oggi saldamente orientata più a destra di quattro anni fa. Ma segno anche che la delusione della sconfitta del 27 giugno, l'estate ormai avanzata e in definitiva la stessa «americanizzazione» del voto - con percentuali minime di affluenza alle urne ha aggiunto gran parte del peso tanto temuto dal centro-sinistra, che già aveva dovuto pagare dazio a giugno. Appena 287 mila dei 716 mila aventi diritto al voto si sono recati alle urneE adesso, nella regione che fu bianca de e poi verde leghista, il Polo si prepara a riscuotere anche il prossimo anno, alle elezioni regionali, il successo conquistato a sorpresa cinque anni prima: un po' grazie all'eredità lasciata dai Bisaglia e dai Rumor, e alla dote di voti che Bernini e De Michelis sono stati costretti da Tangentopoli a mollare sul campo; un po' grazie alla trasformazione dell' azienda Publitalia nel partitoazienda Forza Italia, che ha portato il capo zona della società di Berlusconi a diventare il primo presidente della giunta dei veneti nell'era post-Mani Pulite.Dopo il successo elettorale del Polo Berlusconi, secondo il «Velino», avrebbe fatto sapere che lui correrà solo se il centrosinistra candiderà D'Alema, ma se venisse preferito "un Veltroni o un Rutelli qualsiasi", potrebbe accettare un esterno come premier del Polo alle politiche: più Letizia Moratti che Antonio Fazio o Mario Monti.

Luoghi citati: Campodoro, Loreggia, Padova, Piombino, Santa Giustina In Colle, Villa Del Conte