Bonino e Pannella: vendiamo radio radicale

Bonino e Pannella: vendiamo radio radicale II28 e 29 luglio manifestazioni a sostegno della campagna, poi il congresso del movimento Bonino e Pannella: vendiamo radio radicale «Così troveremo i soldi perfinanziare i 20 referendum» I radicali impegnano tutto il loro patrimonio, compresa la radio, por pagarsi la nuova campagna referendaria. Lo annunciano i leader Marco Pannella, Emma Bonino e Paolo Vigevano, insieme con altri aderenti alle iniziative referendarie: da Giuliana Olcesc, coordinatrice del Movimento per lo riforme istituzionali, a Giuseppe Frigo, presidente dell'Unione nazionale delle camere penali, dall'economi- sta Mario Baldassarri a Raffaele Costa di FI. «La campagna elettorale spiega Emma Bonino - ò iniziata dal primo luglio ma abbiamo deciso di concentrare il grosso dell'impegno negli ultimi due giorni di luglio». Subito dopo i «referendum days» del 28 e 29 i radicali si riuniranno a congresso, il 31 luglio e 1 agosto «e inviteremo pochi, ma grandi, avversari politici». «Nel momento in cui Parlamento e governo mostrano la loro incapacità - spiega la Bonino - noi cerchiamo di tradurre in strumenti per i cittadini l'esigenza di riforme». Dei venti referendum, uno è stato battezzato felicemente da Baldassarri «il Dpef dei cittadini», in contrasto con il Dpef del governo «privo di una politica economica vera fino al 2003». Altri temi la «giustizia giusta», il sistema elettorale, le pensioni, la sanità, il fisco, i sindacati. «Il popolo è chiamato a votare - dice Pannella - firmando per questi referendum», che comportano una campagna dispendio sa, circa 20 miliardi di lire. Per finanziare la campagna «metteremo in vendita il patrimonio dell' area radicale, sia le emittenti radio-televisive che gli immobili, per un valore complessivo stimato intorno ai 150 miliardi di lire. Chiunque potrà acquistare quote di partecipazione, si tratta di aziende sane. È ovvio che ciò non si potrà verificare né in poche ore né in pochi giorni, per cui vi daremo, nelle prossime settimane, dettagli maggiori». Molti ì rappresentanti della «società civile» che hanno deciso di salire sul carro refe /emirino dei radicali: da Marco Frigo che si riconosce nei referendum sulla giustizia legati al giusto processo a Carlo Pelanda, presidente dell'Associazione del buon governo ( 15.000 iscritti) a Giuliana Olcese, chee ha assicurato l'appoggio del!» ala referendaria del suo movimento, a Fabio Padovan, leader della Life. Le firme dovranno essere raccolte entrò il 30 settembre, e i radicali incitano i cittadini e i primi cittadini al voto, mentre «auspicano - dice la Bonino - che altri pezzi della società civile aderiscano». |r. i.l 5 Emma Bonino eurocommissario uscente durante la conferenza stampa di ieri