«Referendum sugli scioperi»

«Referendum sugli scioperi» «Referendum sugli scioperi» Proposta di Larizza, segretario della Uil Giorgio Ballano TORINO La proposta è di quelle destinate a far discutere: un referendum preventivo per consentire ai lavoratori dei trasporti di decidere se scioperare oppure no. L'idea è del segretario generale della Uil, Pietro Larizza, che nei giorni scorsi aveva criticato con toni piuttosto aspri («E' un clima pre-cileno») i disagi provocati dall'astensione dal lavoro in aeroporti e stazioni ferroviarie. «Siamo di fronte all'uso improprio di un diritto - ha spiegato Larizza, a Torino per l'inaugurazione della sede regionale della Uil - che si trasforma in pretesa e finisce con il prendere in ostaggio i cittadini. E un sindacato non può essere nemico dei cittadini». Ecco allora il referendum preventivo, una via d'uscita «democratica» per evitare bivacchi nelle aerostazioni, voli cancellati e conseguente lancio di sputi e bignè all'indirizzo di macchinisti e piloti che incrociano le braccia. Il segretario della Uil ne delinea le caratteristiche in poche parole: «Qualsiasi sigla, anche la meno rappresentativa, può proporre lo scio- Eero ma per metterlo in pratica isogna che il 50 per cento più uno dei lavoratori sia davvero d'accordo e lo dichiari in un referendum. Soltanto così potremo evitare che un gruppo di venti persone, per esempio messi in un punto vitale delle Ferrovie, possa fermare l'intero sistema». Nessun timore di apparire come il primo sindacalista che calpesta un diritto sancito dalla Costituzione? «Qui non è in discussione alcun diritto costituzionale - è la replica di Larizza - caso mai è ora di smetterla di ricattare i cittadini quando vanno in vacanza. Cittadini che, giustamente, non stanno a guardare se lo sciopero è provocato da questa o quella sigla sindacale. Così alla fine se la prendono con tutti». E per ribadire questo suo convincimento, il segretario generale della Uil annuncia cho il suo sindacato non parteciperà più alla proclamazione di scioperi nei trasporti, come ha già fatto la Cgil. Con la Cisl, invece, il contrasto è diventato evidente, anche se Larizza smorza la «guerra di interviste» degli ultimi giorni: «Le divergenze con il mio amico D'Antoni fanno parte di una normale dialettica fra soggetti sindacali, l'ho anche incontrato ieri sera (domenica, ndr.) alla festa della Fiat...» Ma la Uil non è tenera neppure con la posizione del governo e con il ministro dei Trasporti Treu e critica apertamente il ricorso alla precettazione: «Quando si arriva a questi provvedimenti - osserva Larizza • vuol dire che si è stati cattivi gestori in precedenza. Si governa per prevenire e risolvere i problemi, non per reprimere».

Persone citate: D'antoni, Giorgio Ballano, Larizza, Pietro Larizza, Treu

Luoghi citati: Torino