Torino, la crisi del platano
Torino, la crisi del platano L'ALBIRO SARA' TAGLIATO PER FAR POSTO A UN PARCHEGGIO Torino, la crisi del platano Carlo Frutterò Franco Lucentini SI può anche sorridere della grande querelle del platano di Torino. Ce n'erano altri tre, piantati anch'essi a metà del secolo scorso e forse allora piazza Madama Cristina era un amabile sito come ancora se ne trovano in certe cittadine di provincia francesi. Ma poi venne il mercato coperto (cemento puro), vennero le auto a intasare tutte le vie adiacenti, vennero proteste, richieste, e infine il progetto per costruire un parcheggio interrato a più piani, ampiamente discusso, ampiamente approvato e votato da tutti. Otto o nove anni dopo, quanti probabilmente ne richiedeva l'edificazione di una piramide in Egitto, si arriva all'inizio dei lavori, tre platani ven- gono abbattuti e solo a quel punto tutto si ferma. Mentre si celebra il centenario della Fiat si vuo- IL CASO IN/ Venti sema CasteSERVIZI I CONSIGLIO ne ranno ani resiste CRONACA le salvare quell'ultimo platano. Che non è un granché, come albero, nonostante la sua venerabile età. Non ha imponenza, non ha un aspetto solenne e secolare, né viene in mento di raggrupparsi li sotto al tramonto e sfidarsi magari alle bocce. E può darsi che tutto il chiasso che ci si fa attorno abbia solo moventi politici, che qualcuno si appenda a quei rami per darsi un po' di «visibilità», secondo il gergo corrente. Ma come simbolo e torinesemente ben trovato. La guerra tra l'albero e il parcheggio, tra l'antico e il moderno, tra la gretta conservazione e il baldanzoso progresso non è certo nata in piazza Madama Cristina, dura da almeno duecento anni, ha segnato in modo via via più tragico il nostro secolo e nessuno finora ha trovato una soluzione ^^^nmm— decente. Segare o non segare, questo resta il dilemma. Che non fa ridere, e nemmeno sorridere. IL CASO IN CONSIGLIO / Venti se ne ranno ma Castellani resiste SERVIZI IN CRONACA
Persone citate: Carlo Frutterò, Castellani, Franco Lucentini
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