San Camillo: chiuse 6 sale parto

San Camillo: chiuse 6 sale parto Si aggrava l'emergenza Sanità a Roma, all'Umberto I inchiesta sul latte per i neonati San Camillo: chiuse 6 sale parto In una è caduto un pezzo di soffitto ROMA Continua l'emergenza Sanità a Homa. Stavolta, si tratta di un pezzo di soffitto: è caduto in una delle sei sale parto dell'ospedale San Camillo. L'incidente è avvenuto due giorni fa, ma la notizia è stata confermata solo ieri. Le sale erano state completamente ristrutturate e, ancora vuote, attendevano di essere arredate. Erano stati rifatti i pavimenti, i muri ed era stato installato un nuovo impianto di aria condizionata. La salu parto, dove è avvenuto l'incidente, si trova a) terzo piano del padiglione che ospita il dipartimonto materno infantile. Sullo stesso piano vi sono anche la terapia intensiva neonatale, altre cinque sale parto ed una sala operatoria riservata agli interventi di ostetricia e ginecologia. La riapertura delle; sei sale ristrutturate era prevista per mercoledì prossimo, con il completamento del trasferimento di letti, mobilio ed attrezzature dalle quattro sale parto allestite lo scorso marzo all'inizio dei lavori, un programma che la caduta del foratino rende ora più difficile rispettare. L'incidente rischia ora di aggravare !a situazione di emorgenza già esistente nel settore ostetrico della capitale!, dopo l'infezione di enterite necrotizzante che ha colpito alcuni neonati nel Policlinico Umberto I la scorsa settimana. «Visto che anche al Policlinico • ha ammesso il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo-I'orlanini, Claudio Cini - l'accettazione di gestanti è stola per il momento sospesa, stiamo cercando di accelerare i controlli e le verifiche per fare in modo da avere almeno due sale parto in perfetta efficienza tra qualche giorno». Ma la riapertura completa delle sei sale avverrà soltanto dopo aver eseguito tutti i più accurati controlli. In ogni caso, il direttore del dipartimen- t.o materno infantile Claudio Donadio ha voluto precisare che «non esiste alcun rischio di cedimenti strutturali». Ieri mattina anche i Vigili del Fuoco hanno effettuato rilievi ed accertamenti - ha spiegato Donadio - e «hanno constatato che non c'è alcun rischio: è caduto soltanto un foratino, non un muro portante». E' in lento miglioramento, nel frattempo, la situazione dei neonati del Policlinico colpiti dall'infezione di enterite necrotizzante. E' stata dimessa ieri una neonata che era in osservazione, ma che non avevu mai presentato sintomi di infezione. «Per noi è finito un incubo - ha spiegato, con soddi sfazionc, il padre della bimba uscendo dall'ospedale -: abbiamo vissuto cinque giorni d'inferno». «Sono stata seguita durante tutta la gravidanza nel Policlinico - ha raccontato la madre della bimba - e mi sono resa conto che medici ed infermieri sono molto bravi, ma denuncia - c'è troppa poca pulizia». Non sono ancora alimentati con latte materno o artificiale, hanno spiegato ieri alcuni genitori, precisando che i bimbi sono nutriti in modo artificiale attraverso'un catetere che fa affluire in una delle vene principali sali minerali, vitamine, lipidi e proteine. Una delle madri ha spiegato di utilizzare più volte al giorno il tira-latte per prendere il latte e poi di metterlo nel congelatore in attesa di darlo al figlio. E proprio sul latte che viene utilizzato per il nutrimento dei bambini verterà un'interrogazione urgente che il deputato verde Paolo Cento intende presentare ai ministro della Sanità, Rosi Hindi. Vuole chiedere di accertare «se è vero che al Policlinico Umberto I, nei reparti dove si sono verificate le infezioni ai neonati, si utilizza latte artificiale oppure in polvere, le marche fornitrici del prodotto e se siano state effettuate analisi a campione sul prodotto utilizzato». 11 deputato, nell'annunciare l'interrogazione, ha spiegato di voler sapere anche «quanto costa all'amministrazione del Policli- nico la fornitura per litro e se è vero che alcune marche offrono gratuitamente forniture di latte artificiale a scopo dipubblicizzarne l'uso anche in alternativa al latte materno». Sono domande e interrogativi - ha spiegato l'onorevole in un comunicato reso noto ieri che non vogliono suscitare allarmi ingiustificati oppure rapporti di cause ed effetto con lo infezioni avvenute dei giorni scorsi, ma che meritarlo una tempestiva e rapida rispósta, perchè il problema della qualità del latte utilizzato al Policlinico Umberto I appare sottovalutato, nonostante le denunce pubbliche effettuate anche dai Cobas della struttura sanitaria». |r\r.J I genitori al Policlinico denunciano: «I medici e gli infermieri sono bravi, ma la pulizia dell'ospedale lascia troppo a desiderare» Un'imrnagine del San Camillo di Roma dove è avvenuto il crollo Sopra: il ministro della Sanità Rosi Bindi

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