«Il Mondiale non è finito »

«Il Mondiale non è finito » «Il Mondiale non è finito » Agnelli: c'è Eddie, e Michael tornerà presto TORINO I programmi erano, naturalmente, molto diversi. «Vorrei un bel successo - aveva detto sabato Michael Schumacher, fiducioso - da dedicare all'Avvocato. Mi piacerebbe fargli un regalo per il centenario della Fiat». Ma Silverstone è diventata una tappa a nullissima di sofferenza e ieri sera, nei saloni del Lingotto, l'unico velo di tristezza è sceso proprio al momento di commentare il grave infortunio occorso al pilota tedesco. Ed è stato il presidente d'onore della Fiat a rincuorare per primo il suo campione. Giovanni Agnelli, appena ha raggiunto il Lingotto nel tardo pomeriggio per la serata di gala con il presidente Ciampi, non ha potuto sottrarsi alle domande di strettissima at¬ tualità legate alla Ferrari, uno dei fiori all'occhiello dell'azienda. «Il campionato mondiale - ha detto l'Avvocato - a mio avviso non è affatto finito. Aspettiamo a trarre conclusioni, abbiamo anche Irvine». Una promozione sul campo, per la seconda guida delle Rosse, cui ora spetterà il compito delicatissimo di proseguire la sfida iridata con le McLaren. Agnelli aveva già ricevuto dettagliate relazioni sulle condizioni di Michael ed è parso sollevato dalle notizie provenienti dall'Inghilterra: «Mi dicono che si tratti di una frattura a tibia e perone, senza complicazioni preoccupanti; per questo dico che non credo a un addio prematuro al mondiale. Per fortuna oggi Hakkinen non ha fatto punti». Tra i tanti vip presenti alla celebrazione Fiat, anche Cesare Ro- miti, che ha immediatamente sposato la tesi di Agnelli: «Certo, non è detto che il campionato della Ferrari sia finito». Il commento più amaro, come comprensibile, è stato quello di Luca Montezemolo. Proprio come il suo Schumi, il presidente delle Rosse aveva immaginato ben altro scenario per questa serata di gala. Voleva anche lui regalare un successo importante alla «casa madre», sabato era stato sulla pista inglese traendo buoni auspici dalle prove cronometrate. Ieri il presidente ha vissuto il dramma a Bologna, incollato alla tv e in costante contatto telefonico con i box della scuderia, a Silverstone. Montezemolo ha combattuto per l'intero pomeriggio tra i sentimenti e il dovere «aziendali!» della passerella pubblica serale. Prima ha disdetto tutti gli impegni e c'ambiato il programma iniziale, rinunciando all'elicottero che lo attendeva per il trasferimento a Torino. Telefonini rigorosamente staccati, in attesa delle notizie definitive provenienti dall'Inghilterra. Dentro, tanta amarezza, una profonda delusione. Poi, rincuorato, Montezemolo ha deciso di raggiungere ugualmente il Lingotto. Ma si è limitato a un commento sintetico, cosi insolito per lui che è tradizionalmente un brillante oratore: «E' una giornata da dimenticare. Sono venuto qua, credetemi, per il grande affetto che mi lega alla Fiat». Con Agnelli, Montezemolo ha parlato anche del futuro immediato della Ferrari, proponendogli le possibili alternative a Schumi per i Gran Premi che il tedesco dovrà saltare. [r. m.] L'Awocato: «Ho notizie piuttosto rassicuranti» Montezemolo: «Giornata amara, da dimenticare» Da Giovanni Agnelli, parole di fiducia nei confronti di Eddie Irvine (a fianco) cui spetterà il compito di proseguire la sfida iridata in attesa del rientro di Schumi

Luoghi citati: Bologna, Inghilterra, Schumi, Silverstone, Torino