Ciampi: la Stampa, un punto dì riferimento di Gigi Padovani

Ciampi: la Stampa, un punto dì riferimento Nella lunga giornata torinese del Capo dello Stato anche l'incontro con la redazione Ciampi: la Stampa, un punto dì riferimento E la signora Franca aggiunge: è un giornale perbene Gigi Padovani TORINO E' stato come l'incontro tra due amici di lunga data, quello tra il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e l'avvocato Giovanni Agnelli, che l'ha accolto nella redazione de «La Stampa», dove ha incominciato la parte della visita ufficiale a Torino dedicata al Centenario della Fiat. «Ci separano soltanto tre mesi», ha detto con una sorriso il Capo dello Stato all'Avvocato, accennando allu loro datu di nascila, «anche se io ho un millesimo più di lei». Trenta minuti tra i giornalisti, i collaboratori e gli editorialisti di un quotidiano che - ha detto Ciampi - «sa andare oltre il pettegolezzo ed è un punto di riferimento della cultura e dall'informazione per chi vuole approfondire le notizie e analizzare i falli, per comprendere la loro portala». E Donna Francu ha aggiunto: «Si, "La Stampa" ò molto bella! un giornale perbene», In perfetto orario sulla tabella di marcia della sua intonsa giornata torinese, il Presidente è arrivalo in via Marc-lieo alle 18,15, dopo il breve e «commovente incontro» - come l'ha definito - con il filosofo Norberto Bobbio, nella sua casa di via Sacchi. Ad attenderlo c'era Giovanni Agnelli, il direttore de La Stampa Marcello Sorgi con la moglie Anna, l'amministratore delegato doll'Itedi Alberto Nicolello e Paolo Paloschi, amministratore delegato dell'Editrice Ui Stampa. Un piccola folla attendeva il corteo presidenziale in via Tiziano e l'ha ancora una volta applaudito al suo arrivo. «Davvero una partecipazione molto viva da parte dei torinesi, mi hanno detto, caro Presidente», ha commentato l'Avvocato. Poi il breve colloquio tra il Cupo dello Stato e il presidente d'onore della Fiat nello studio di Sorgi, ricordando le visito alle Bette del mattino in via Nazionale, quando Ciampi era governatore della Hanca d'Italia, o poi a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio. Quindi t'incontro con il gruppo dirigente del giornale nella sala delle riunioni, presenti molti editorialisti e collaboratori 'del quotidiano, e l'ex direttore de «La Stampa» Arrigo Levi, che accompagna il Presidente nel suo nuovo incarico al Quirinale. Il direttore Marcello Sorgi ha fatto gli onori di casa, ricordando che «abbiamo salutalo la sua elezione con grandissima gioia», quindi Carlo Azeglio Ciampi ha rivolle un breve saluto ai giornalisti: «Questa giornata per i cento anni della Fiat è molto importante e la visita nella vostra città mi ha permesso di incontrare le diverse anime di Torino: gli amministratori che ho visto nella sala del Parlamento di Palazzo Carignano, il volontariato del Cottolengo, la testimonianza civile del professor Norberto Bobbio, al quale mi legano 70 anni di battaglie comuni». Un passaggio che ha dato lo spunto a Donna Franca di commentare, con un sorriso; «Non dire cosi, che ci fai sentire vecchi». Il Capo dello Stato ha poi aggiunto il suo personale apprezzamento al «rigore» del giornale. Quindi, accompagnato dalla moglie, dai prefetto di Torino Mario Moscatelli, dal colonnello Tullio Del Sette, comandante provinciale dei carabinieri, ha sostato a lungo tra i redattori che stavano preparando l'edizione sulla giornata del Presidente. Su uno dei video del nuovo sistema editoriale - che proprio in queste settimane sta sostituendo quello installato nel 1981 - scorrono le foto a colori: a Palazzo Carignano, tra i volontari, poi un'istantanea con Evelina Christillin, che ha guidato il Comitato Olimpiadi Torino 2006 che ha vinto a Seul, un avvenimento seguilo con attenzione dal Presidenti! appena insediato al Quirinale. E' l'occasione per un'altra battuta della signora Franca Ciampi, che segue interessata la spiegazione delle tecnologie informatiche: «liceo un'immagine con una bella ragazza, vede come sorride mio marito?». E poi aggiunge: «Sono dav- vero emozionata dall'immediatezza di tutte queste notizie che scorrono in tempo reale sui torminali e vengono trasformate in articoli e pagine». Passo dopo passo, mentre l'avvocalo Giovanni Agnelli saluta anticipatamente l'ospite per recarsi ul Lingotto, dove sta per avere inizio la cerimonia clou di questo centenario che - come ha detto nel suo saluto Carlo Azeglio Ciampi, «è un omaggio all'imprenditorialità italiana» - il Presidente prende contatto con la redazione. «Stiamo attraversando una fase di ammodernamento del nostro sistema editoriale - spiega il direttore Sorgi - e quindi lavoriamo con vecchi e nuovi computer». Il Capo dello Stato si ferma davanti a un video, sul (piale compare la pagina completo del quotidiano, come sarà l'indomani in edicola. «Così avete la situazione sotto controllo - commenta -, vedo che potete leggere tratte le agenzie di slampa». E sul video, una dietro l'altra, ecco le notizie dal tema «Quirinale, la visita di Ciampi a Torino». Ancora un passaggio nel settore dei grafici, dove si disegnano le pagine, tra i tipografi che impaginano in modo elettronico, abbandonati i vecchi banconi dove si seguivano nascere i titoli sulla carta. Ma non c'ò più tempo. 1 tempi della giornata torinese sono rigidi. Quando il Presidente lascia la sede de «La Stampa» sono le 18 e 40. In pochi minuti la folla raccolta in strada all'angolo tra via Marenco e via Tiziano è più che raddoppiata, così come l'applauso spontaneo che saluta il corteo di Thema e mini-bus con gli ospiti verso il Lingotto. «Questo quotidiano sa andare oltre il pettegolezzo nella cultura e nell'informazione per chi vuole approfondire le notizie e analizzare i fatti, per comprendere la loro portata» L'awocato Giovanni Agnelli.accogli*, il Presidente della RepubbIk.i Carlo Azeglio Ciampi all'ingresso della redazione delta «Stampa»

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