«Il Dpef non va»

«Il Dpef non va» «Il Dpef non va» Bedoni: elenco di buone intenzioni Il Dpef? «Una bella analisi con un lungo elenco di buone intenzioni ma privo della spinta versò lo sviluppo». L'accorpamento del ministero delle Risorse Agricole? «Certamente non ne vogliamo il declassamento, ma di qui ad identificare i destini di un intero settore dell'economia con un ministero ce ne passa». Parola di Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti. Dunque si irrigidisce il rapporto tra governo ed agricoltori ma c'è freddezza anche nei confronti del «loro» ministero che viene rimproverato «per lo scarso contributo che ha ritenuto di dover dare alla politica di concertazione». Le critiche della Coldiretti ai contenuti del Dpef è emersa durante l'Assemblea dei presidenti territoriali dell'organizzazione. Secondo Bedoni il documento, pur essendo di «grande importanza e notevole respiro» esprime la «realtà nuda e cruda di un Paese che dal '92 ha avviato una politica di risanamento e solo in extremis è riuscito ad entrare nei parametri della moneta unica». Una corsa avvenuta, ricorda la Coldiretti, operando sulla leva fiscale e riducendo la competitività del sistema. E anche il percorso indicato in questo Dpef non lascia grandi spazi, secondo Bedoni, alle politiche espansive: «L'Italia è un paese pieno di barriere fiscali, amministrative e formative e che tende a scoraggiare l'accesso al lavoro a giovani e donne». La Coldiretti sollecita quindi scelte coraggiose per rimuovere queste barriere che ostacolano lo sviluppo. Coraggio, osserva Bedoni, che tuttavia non si vode all'orizzonte «anche a causa di un sistema politico debole e segmentato dove i partiti sono più impe i ;nati a garantirsi la sopra v vi veti za che a realizzare progetti di grande respiro». E anche per l'agricoltura «non v'è chiara correlazione tra propositi e politiche)). Il settore, ammette Bedoni, «viene letto corret tamente» e secondo le linee di rin novamento che sono state alla ba se della concertazione governo -parti sociali ma «non c'è una chiara articolazione programma tica, né una scansione temporale per i provvedimenti-chiave, primo fra tutti la legge di orientamento». Bedoni esprime, inoltre, il dubbio die il governo intenda procedere speditamente sulla strada del rafforzamento delle imprese («perché continua a rinviare un vero e serrato confronto?») e osserva che «contano solamente le emergenze». |m. ti.)

Persone citate: Bedoni, Paolo Bedoni

Luoghi citati: Italia