Anche il Vaticano fa affari giocando su Borse e cambi

Anche il Vaticano fa affari giocando su Borse e cambi Nel bilancio '98 della Santa Sede 43 miliardi di attivo Anche il Vaticano fa affari giocando su Borse e cambi CITTA' DEL VATICANO Giocando in Borsa, nel 1998 la Santa Sede è riuscita a guadagnare oltre 43 miliardi di lire. È quanto si ricava dalla relazione del bilancio consuntivo, firmata da monsignor Sergio Sebastiani, presidente della Prefettura degli Affari economici del Vaticano, presentata nei giorni scorsi all'esame e all'approvazione dell'apposito collegio di cardinali incaricato di controllare i conti della Curia romana. Gli utili derivanti dai mercati finanziari internazionali sono stati impiegati per il mantenimento delfattività ordinaria e straordinaria della Santa Sede, il cui bilancio (complessivamente 336 miliardi di costi nel '98) è per auasi il 40 per cento assorbito al costo dei 2.581 dipendenti (per un totale di 140 miliardi di lire). Il settore dell'attività finanziaria - si legge ancora nella relazione di monsignor Sebastiani - ha registrato ricavi totali per interessi, dividendi e negoziazioni di titoli per 94 miliardi di lire, mentre i costi per interessi passivi (diritti di custodia e perdite per fluttuazioni azioni e obbligazioni) sono stati di 50 miliardi e 998 milioni di lire. «Abbiamo registrato un avanzo di oltre 43 miliardi. Non è stato possibile - ha ricordato inoltre monsignor Sebastiani ai cardinali - ripetere il risultato molto positivo del '97 perchè, nel 1998, si sono registrati minori ricavi dalle negoziazioni in titoli e per contro si sono registrate maggiori perdite per fluttuazione dei cambi (a fine '98 il dollaro aveva perso più di cento punti rispetto alla fine del l'anno precedente)».

Persone citate: Sebastiani, Sergio Sebastiani

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano