Uccide la moglie e la nasconde nel congelatore di Francesco Manacorda

Uccide la moglie e la nasconde nel congelatore L'uomo, di origine italiana, l'aveva strangolata e fatta a pezzi: voleva i suoi averi per vivere con un'amante Uccide la moglie e la nasconde nel congelatore Orrore a Bruxelles: il giallo risolto otto anni dopo l'assassinio Francesco Manacorda corrispondente dn BRUXELLES Un delitto congelato - e non e una metafora - per otto anni. Un cadavere di donna, smembrato in cinque pozzi, chiuso ordinatamente in altrettanti sacchetti della spazzatura poi riposti in fondo u un congelatore e losciati lì, sopolti a qualche grado sotto zero, per otto lunghissimi anni senza che qualcuno aprisse mai quello sportollo. E una storia da film dell'orrore quella che hanno scoperto giovedì sera a Bruxelles, nel quartiere popolare di Schnerbcrk, gli uomini della polizia giudiziaria. Hanno frugato da cima a fondo il giardino e la casa dove Michel Scantamburlo, di 50 anni e di origini italiane, abitava con la nuova compagna. Quella stessa casa da cui sua moglie Francine Van Goidsenhovon era misteriosamente scomparsa nel luglio del '91 e da dove - si scopre adesso - non era in realtà mai uscita. Hanno portato i cani poliziotto e le sonde per frugare negli interstizi più nascosti, hanno messo in funzione i radar portatili cho «guardano» dietro i muri, ma è stata solo la confessione di Scantamburlo che li ha guidati in cantina, dove il congelatore di murca Bluuchnet ronzava tranquillo. Là, al posto di bistecche e pacchi di verdure, c'era da otto anni la tomba di Francine. Una coppia quasi normale, Francine e Michel, alla fine degli Anni 80. Lei senza lavoro, ma anche senza problemi di sussistenza. «Economista» si definisce lui, ma in realtà non ha mai finitogli studi universitari e lavora come educatore in un istituto per bambini con problemi caratteriali che - e questo è già un po' meno normale finisce al centro di un'inchiesta per presunti abusi sessuali e violenza. Nel '90 si separano consensualmente, ma l'anno dopo Francine è depressa e malatissima, ridotta a una larva di 36 chili di peso. Non sa a chi rivolgersi, i rapporti con la sorella Monique non sono dei migliori, e così chiede al marito di tornare a casa per aiutarla. E lui da ex marito affezionato torna, salvo ucciderla - confesserà venerdì - poche settimane dopo, farla meticolosamente a pozzi con una tronchese e congelarla assieme ai propri rimorsi. Il movente? Un classicissimo cocktail di soldi e sesso, spiega al giudice Michel: aveva conosciuto un'altra donna, voleva andare a vivere con lei e i soldi che Francine aveva appena ereditato da suo padre gli avrebbero fatto comodo. E proprio i soldi, oltre che la tenacia della sorella Monique trasformatasi in segugio, incastrano alla fine Michel. Dopo la scomparsa di Francine, nel 91, il marito viene infatti sospetta¬ to ma due anni dopo la magistratura decide di archiviare il caso. Prove non ce ne sono, la signora era depressa, le perquisizioni evidentemente - sono state tutt'altro che accurate,.. A far riaprire l'inchiesta, nel '95, ci pensa Monique dopo aver scoperto che poco dopo la scomparsa di sua sorella la nuova compagna di Michel è andata a incassare dei buoni del tesoro che facevano parte dell'eredità andata a Francine e che lo stesso Michel ha fatto arrivare sul suo conto l'equivalente di 350 milioni di lire provenienti dall'eredità. La macchina della giustizia belga si rimette faticosamente in moto e giovedì sera, a quattro anni di distanza dall'inizio della nuova indagine arriva la verità: incastrato dalla sua compagna dell'epoca per la quale - sostiene lui - ha ucciso Francine, Michel confessa e apre il congelatore.

Persone citate: Francine Van Goidsenhovon, Michel Scantamburlo, Scantamburlo

Luoghi citati: Bruxelles