L'arabo rimane obbligatorio

L'arabo rimane obbligatorio m NELLE SCUOLE ISRAELIANE « L'arabo rimane obbligatorio TEL AVIV. L'arabo rimane la seconda lingua obbligatoria nelle scuole israeliane: lo ha annunciato ieri il nuovo ministro della Pubblica Istruzione, Yossi Sarid. È dunque fallito il tentativo del governo precedente che avrebbe voluto lasciare ai direttori di ciascun istituto libertà di scelta per la seconda lingua. Sarid è il leader del «Meretz», partito laico che nel nuovo governo guidato da Ehud Barak rappresenta l'ala di sinistra, sostenitrice fra l'altro della effettiva parità di diritti tra i cittadini di Israele, che siano ebrei o arabi. Gli arabi israeliani costituiscono un 20 per cento della popolazione di Israele e soffrono di una condizione sfavorita dal punto di vista economico, sociale e in alcuni casi anche giuridico. La parità dell'ebraico e dell'arabo come lingue ufficiali in Israele è del resto del tutto teorica: la quasi totalità degli arabi israeliani che hanno meno di 50 anni (lo Stato ebraico è stato fondato nel 1948) parla correntemente l'ebraico, mentre è raro incontrare un israeliano ebreo che parli l'arabo. [Ansa]

Persone citate: Ehud Barak, Sarid, Yossi Sarid

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv