Ordini professionali, sale la tensione

Ordini professionali, sale la tensione Bassanini assicura: la riforma sarà concertata, ma il Polo prepara battaglia Ordini professionali, sale la tensione / commercialisti accusano Amato «Metodi da foibe, ma non cederemo» ROMA Resta nlt<i la polemica tra ordini professionali e governo. Dopo In dichiarazioni del ministro del tesoro, Giuliano Amato, che giovedì ha bollato la tutela degli ordini come «rendite di monopolio per molto professioni liberali» affermando di non aver intenzione di lasciarsi intimidire dalle proteste, arrivano puntuali le reazioni dei rappresentanti dei professionisti. «Se si vuole un mercato veramente libero aveva aggiunto Amato - non ci si può spaventare di fronte al fatto che qualche ordine professionale protesta. Bisogna saper distinguere tra i volli ignoti di chi è disoccupato, cerca un lavoro e non lo trova a causa di logiche corporative e di voti di chi Invece si presenta con una faccia nota e sostiene che cadrà il mondo se un ordini; professionale inutile verrò cancellato». Particolarmente duro il commento del presidente dei dottori commercialisti, Francesco Senio: «Il ministro Amato affronta la riforma delle professioni come se si trattasse di un duello per interessi personali e non per il bene della collettività dice Serao -. Fa specie vedere che un politico tanto sottile affronti questo nodo in maniera sbrigativa e antidemocratica. Ma i professionisti continueranno a lottare! o lo faranno in modo eclatante. Non ci saranno lo foibe delle libere professioni». Più pacata, ma altrettanto decisa, la risposta del presidente degli architetti italiani, Raffaele Sirica: «La riforma va condotta in modo equilibrato. Non bisogna affrontare la materia con un approccio schematico tipo "Ordini si-Ordini no" e chiodiamo che il Governo accordi nuche ai professionisti il diritto di consultazione, Iqrgumento riconosciuto ad altre categorie sociali, su argomenti di immediato loro interesse. So poi - conclude Sirica - si volesse succumonto ricondurre l'esercizio di una attività tipicamente intellettuale, (piali quelle rap¬ presentate dagli ordini tradizionali, a un'attività di impresa non potremmo che ossero nettamente contrari». Ma sul metodo del confronto sono già arrivate le rassicurazioni del sottosegretario alia presidenza del Consiglio (o autore del progetto di riforma dei ministeri) Franco Bassanini: «Non posso che confermare quanto emerso negli incontri tenuti qualche settimana fa a Palazzo Chigi, il primo dei quali personalmente presieduto dal Presidente del Consiglio Massimo D'Alerha - chiarisce Bassanini -: il Governo definirà lo suo proposto in materia attraverso il metodo del confronto con le rappresentanze degli Ordini e delle Associazioni professionali, inoltre non sono stale ancora collegialmente definito le proposte di emendamento dell'esecutivo al disegno di legge presentato il .1 luglio 1998 ora all'esame della Camera». ' «l'or quanto riguarda, poi lo schema di decreto legislativo relativo alla riforma dell'organizzazione del Governo e dei ministeri - aggiungo il sottosegretario - esso non ha come oggetto la riforma delle attività professionali e non potrebbe comunque incidere in alcun modo sulla disciplina vigente in materia. La parziale ridistribuzione delle competenze ministeriali di vigilanza va intesa come una proposta aperta a correzioni e modifiche in sede di esame parlamentare». li lo stesso vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella, conferma: «Il governo non intende smantellare gli ordini professionali, bensì procedere alla loro riforma». Schierato compatto dalla parte degli ordini è il Polo, che accusa il governo di «atteggiamenti schizofrenici sulla riforma delle libere professioni», mentre chiede «una riforma or¬ ganica approvata in Parlamento con il contributo dei professionisti. È pronta una risoluzione alternativa a quella sul Dpef che, annuncia un portavoce del Polo, impedisca al governo di procedere alla riforma in modo frammentario «ed in un conlesto atipico come quello della legge finanziaria, che solitemente viene approvala a colpi di maggioranza». [v. cor.l MEDICI IN PRIMA FILA Iscritti ogli ordini professionoli nel 1997 ORDINI PROFESSIONAL! AGENTI Dl CAMBIO 104 GIORNALISTI E PUBBLICISTI 73.928 AGRONOMIE FORESTALI 14.635 INFERMIERI 304.368 AGROTECNICI 15.967 IIMGEGNERI 121.625 ARCHITETTI 70.763 MEDICI 312.170 ATTUARI 637 NOTAI 4870 AWOCATI E PROCURATORI 71.040 ODONTOIATRI 33.843 BIOLOGI 40.138 OSTETRICHE 15.483 CHIMICI 9233 PERITIAGRARI 23.639 COMMERCIALISTI (DOTTORI) 43.507 PERITI INDUSTRIAL! 47.525 CONSULENTI DEL LAVORO 17.650 RAGIONIERIE PERITI COMMERCIALI 36.775 FARMACISTI 57.914 SPEDIZIONIERI DOGANALI 2280 GEOLOGI 10.851 TECNICISANITARI Dl RADIOLOGIA MEDICA 21.370 GEOMETRI 83.548 VETERINARI 18.477 Fonte: eloborozione Censis su doti degli ordini « dei Collegi nozionali

Persone citate: Bassanini, Francesco Senio, Franco Bassanini, Giuliano Amato, Raffaele Sirica, Serao, Sergio Mattarella, Sirica

Luoghi citati: Roma