Il Papa in vacanza canta «'0 sole mio»

Il Papa in vacanza canta «'0 sole mio» Aosta, festa in alta quota davanti a un falò Il Papa in vacanza canta «'0 sole mio» Stelano Sergi VAI GRISLNCHl Il rigido protocollo vaticano sembra svanito, tanto che un solitario escursionista sfiora il cerchio di persone sedute attorno al falò, saluta e lira dritto, senza accorgersi che nel gruppo impegnato a cantare «Amici miei», «'() sole mio» e tante altre canzoni popolari, c'è anche il Papa lì' la storia ili un pomeriggio che ha fatto tornare Giovanni Paolo II agli anni in cui ora ragazzino e con gli amici camminava spensierato tra le montagne della sua Polonia. Davanti ai suoi occhi stanchi, ieri, Karol Wojtyla aveva uno degli angoli più selvaggi della Valle d'Aosta, dove tutto sembrava essersi fermato e l'unico rumore era quello del vento. Alta Valgrisenche, 2300 metri di quota, alpeggio del Moni Porchaz. Un paesaggio fatto di pascoli, rocce e camosci. Il Papa ha lasciato la sua villetta di Couibes alle 10,45. Il tempo di un saluto ai fedeli in attesu, noi il corteo di 6 fuoristrada blindati s'infila lungo la strada per la Valgrisenche. Oltre il paese, c'è la diga di Boaurogard, una distesa d'acqua che hu sacrificato sull'altare del progresso 7 piccoli villaggi, di cui spuntano dal verde dol lago soltanto pochi ruderi. Tre tornanti oltre il lago, od ecco l'alpeggio Moni Forchaz. Quando i motori doi fuoristrada si fermano, c'è soltanto silenzio. Giovanni Paolo II scende e guarda lontano, verso il ghiacciaio e il Col Finestra, spartiacque della valle di Rhèmes. Il Papa ascolta i brevi racconti di Alberto derise, l'ex dirigente del Corpo forestale che (la sempre accompagna il Papa nelle sue passeggiate valdostane per spiegargli luci e ombre di paesaggi da cartolina. Un timido sole riscalda l'aria. Giovanni Paolo II, conio il giorno precedente in un alpeggio di La Salle, alterna brevi camminate a un po' di lettura e alla preghiera. Una tenda lo ripara dal sole, mentre le suore che lo accompagnano preparano il pranzo. Tutto attorno, soltanto solitudine. Nel pomeriggio, il cielo blu lascia il posto alle nubi. Il sole se ne va, ma il Papa resta immobile a guardarsi attorno, con il pensiero lontano. lid è lì che, come un qualsiasi gruppo di scout, il più intraprendente tra gli accompagnatori si alza e comincia a raccogliere rametti secchi. Spunta anche una grande pietra, servirà a non rovinare l'erba. Pochi minuti e una fiammata acconcio il falò. Il gruppo si stringe attorno al fuoco, con il Papa stanco ma felice. Dal cerchio si alza una voce, poi un'altra e un'altra. Intonano «Amici mici venite qui, cantate insieme a me, qualcuno c'è cho di lassù non ci lascerà mai soli». Il canto spcz/.u il silenzio e il Papa si unisce al coro. Dopo qualche vecchia canzono popolare, si alzano anche le noto di «'0 sole mio», mentre ardo il falò. Giovanni Paolo II canta ancora, sa che un pomeriggio così non tornerà tanto presto. Allo 18, tutti in auto per il rientro. Noi centro di Valgrisenche, 200 ragazzini hanno salutato Giovanni Paolo II. Cantavano. E lui li ha benedetti. Una passeggiata dol Papa tra natura o preghiera

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Karol Wojtyla, Moni Forchaz, Stelano Sergi

Luoghi citati: Aosta, La Salle, Polonia, Valgrisenche, Valle D'aosta