Il rientro della Bai-aldini In Italia entro pochi giorni di E. St.

Il rientro della Bai-aldini In Italia entro pochi giorni Accettate le condizioni poste dagli Usa Il rientro della Bai-aldini In Italia entro pochi giorni Igiudici della Corte d'Appello di Roma «Uscirà dal carcere il 29 luglio del2008» ROMA Silvia Baraldini entro pochi giorni, al più tardi tra un mese, arriverà in Italia per essere rinchiusa nel carcere romano di Rebibbia fino al 29 luglio 2008. La quarta sezione della Corte di appello di Roma, presieduta da Tommaso Figliuzzi, ha infatti riconosciuto ìe sentenze di condanna emesse nei confronti della donna dalla giustizia americana il 15 febbraio 1984 ed il 19 aprile 1984, per un totale di 43 anni di reclusione. E' stata cosi accolta la richiesta del ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto. Nella missiva del 10 giugno 1999 il Ministro dava atto che il Dipartimento della Giustizia Usa aveva acconsentito al trasferimento in Italia di Silvia Baraldini a condizione che la condanna complessiva irrogata negli Usa «venisse eseguita fino al termine stabilito del 27/7/2008, senza poter beneficiare di alcuna forma di rilascio della carcerazione e nel rispetto delle condizioni specificatamente indicate dal governo degli Usa ed accettate integralmente e senza riserve dalla stessa Baraldini». Silvia Baraldini, che ha commesso soltanto reati associativi, ma che non ha mai voluto dissociarsi né accusare i suoi compagni di lotta, potrà ora stare vicino all'anziana madre Dolores, di 82 anni, che fino ad oggi l'ha potuta vedere, nelle rare visite effettuate nel penitenziario stunitense di Dambury, nello Stato del Connecticut. Grazia Volo, legale della detenuta italiana ha così commenta la sentenza: «Sono molto soddisfatta anche perché c'è stato il riconoscimento della continuazione dell'esecuzione pena». «Occorre dare atto - ha proseguito il legale - al presidente del Consiglio e al ministro di Grazia e Giustizia dell'impegno che ha portato a questa svolta positiva dopo dieci anni di tentativi andati a vuoto». Un ringraziamento di Grazia Volo va anche ai giudici di appello che hanno svolto il loro lavoro «con tempi celeri, prendendo atto dell'accordo stipulato con gli Stati Uniti». La decisione dei giudici italiani è importante, si sottolinea negli ambienti della Corte, perché farà da apripista alla soluzione di altre analoghe vicende. «Sincera soddisfazione» in Italia viene espressa dai deputati di An Enzo Piagala, Nino Lo Presti e Alberto Simeone che invece criticano il Governo per «l'inaccettabile» riconoscimento della sentenza americana. Riconoscere la sentenza americana, «obbligando l'Italia a far scontare la pena alla detenuta secondo la giurisdizione statunitense, in questo caso, meno garantista della nostra», secondo i tre deputati, è stato «un atto di eccessiva disponibilità, quasi di remissione». . [e. st.]

Persone citate: Alberto Simeone, Baraldini, Enzo Piagala, Grazia Volo, Nino Lo Presti, Oliviero Diliberto, Silvia Baraldini