vicini & lontani

vicini & lontani vicini & lontani Robi Varese L'errore, sostiene Robi Varese, è mescolare la passione con il lavoro. Finisce che il lavoro ha il sopravvento e per la passione non rimane tempo. A lui è successo. Vero lupo di mare a tempo pieno, adorava il mare, sole e barca. Una vita di sogno fino a quando non ha avuto «l'insana» idea di proporre ad altri la sua passione, le sue rotte, le sue scoperte, trasformandosi da consumatore a produttore di vacanze. Risultato: adesso lui vive tra Torino e Milano, la maggior parte del tempo chiuso in un ufficio o su una macchina in corsa sull'autostrada, mentre i suoi clienti se la godono veleggiando sui più bei mari di tutto il mondo, abbronzandosi sulle isole più incontaminate, rilassandosi negli alberghi più esclusivi. Tutti luoghi che lui scova abilmente fuori dalle rotte tradizionali, ma che non ha più tempo di assaporare per pura vacanza. Adesso, in compenso, la sua soddisfazione più grande è sorprendere i clienti-amici con destinazioni straordinarie, con mete d'eccezione, con crociere d'incanto. Le isole sono il suo asso nella manica: dopo Pantelleria e Lampedusa (che da quando le ha «scoperte» si sono praticamente torinesizzate) adesso è la volta di Zanzibar e delle Raharnas dove, come un rabdomante, ha trovato angoli ancora assolutamente privi di turisti. La sua vacanza da sogno resta quella in vela, magari tra le Cicladi, sue isole preferite. Da skipper esperto ci regala una ricetta preziosa. In barca è meglio andare con un equipaggio che si conosce poco: prima che nasca la confidenza ed esplodano i litigi, la vacanza finisce. Restano solo infinito rimpianto e ricordi meravigliosi. Paolo Fadini Forse non tutti lo sanno, ma non esistono solo gli editori di libri, esistono anche gli editori di tessuti, coloro che scelgono tra disegni, colori e materiali proposti dagli «autori», i «volumi» da realizzare. Paolo Fadini e uno di quelli. Il suo è uno dei grandi nomi torinesi da esportazione: non c'è numero di importante rivista internazionale dedicata all'interior design che non lo citi tra le griffe più prestigiose, tra quelle che davvero impongono gli stili d'arredo, che entrano nelle abitazioni che contano, che fanno tendenza. Nel Dna di Paolo Fadini damaschi, velluti e sete la fanno da padroni in una storia di famiglia vecchia di generazioni. Il suo gusto personale, elassica'minimalista, si sposa perfettamente con quello che, senza essere codificato, potrebbe definirsi «gusto torinese», elegante, ma non eccessivo, fortemente cromatico, ma senza strafare, soprattutto orientato alla qualità. Voglia di novità e rispetto della tradizione in un mix che negli anni più recenti lo ha visto dedicarsi con grande passione e successo (la sua azienda è oggi leader indiscussa sul mercato europeo) alle passamanerie. Si tratta, spiega Fadini con entusiasmo, di un settore solo apparentemente tradizionale e superclassico, in cui invece c'è un grandissimo spazio per la ricerca e la proposta di novità. Com'è la casa di un «editore» di tessuti? Naturalmente eclettica, senza pregiudizi né esclusioni, disponibile a continui cambiamenti, a continui restyling. Unico punto fermo una grande propensione al blu, scelto in tutte le sfumature. E per i tessuti con ricamo banderas, torinesissimi.

Persone citate: Fadini, Paolo Fadini

Luoghi citati: Lampedusa, Milano, Pantelleria, Torino, Varese