Ma la vera scoperta fu quella della Terra Così fragile, così violata di Piero Bianucci

Ma la vera scoperta fu quella della Terra Così fragile, così violata Ma la vera scoperta fu quella della Terra Così fragile, così violata B L21 luglio 1969 l'uomo sbarI cava sulla Luna. Il 31 luglio I 1999 la sonda «Limar Prospector» vi si schianterà: un suicidio programmato dalla Nasa con l'obiettivo ili trovare conferma alla scoperta di ghiaccio intorno ai poli lunari. In queste due missioni spaziali si misura bene il cambiamento avvenuto in trent'anni. Ieri la conclusione di un'impresa titanica compiuta davanti al mimilo attonito. Oggi un esperimento che emoziona soltanto pochi specialisti. Ieri il coinvolgenti.' rischio umano, oggi un freddo test scientifico. Ieri un investimento di 24 miliardi di dollari (pari a 70 attuali)giustificato dalla rivalità tra Usa e Urss. Oggi una missione che costa quanto un film con effetti speciali hollywoodiani. Con il distacco storico che consentono i trent'anni passati, che peso ha lo sbarco sulla Luna nella cultura del secolo? Oliale bilancio possiamo trane di quel colossale sforzo umano, tecnologico e finanziario? Delle missioni «Apollo» ci rimangono 382 chilogrammi di sassi lunari suddivisi in 2196 campioni e, complessivamente, 300 ore-uomo trascorso su un altro corpo celeste da 1 2 cittadini americani. Quei sassi, e molte altre infoi inazioni raccolte grazie ai sei sbarchi (l'ultimo nel dicembre 1972), ci hanno dato una conoscenza migliore, benché tuttora insoddisfacente, del nostro satellite e quindi, più in generale, del sistema planetario che ci ospita. Ma, per import anza scient dica, niente di paragonabile alle altre grandi conquisti! del secolo, che rimangono la teoria della relatività, la meccanica quantistica, la fisica nucleare e subnucleare e la scoperta del codice genetico dentro la molecola di Dna. Ci sono però alcuni aspetti delle missioni «Apollo» che, benché poco percepiii dall'opinione pubblica, hanno un rilievo importante. Proponendo la conquista della Luna come «nuova frontiera» degli Stati Uniti nel suo famoso discorso alla nazione del 1961, il presidente Kennedy spostò la «guerra fredda» tra blocco occidentale e blocco sovietico su di un piano simbolico. Portare la sfida nello spazio, trasformava la rivalità tra le superpotenze in una compili /.ione quasi di sapore sportivo. E quindi, parlando etologicamente, in uno scontro stilizzato. La conseguenza fu il tramonto della guerra fredda e l'inizio della collaborazione nelle attività spaziali, sancita dalla famosa missione congiunta ApolloSoyuzdel luglio 1975. Un secondo aspet lo da considerare riguarda l'effetto-volanii delle missioni «Apollo» sullo sviluppo tecnologico ,> la tecnologia spesso cambia il mondo pio della politica isi pensi a Internet). 1 brevetti di derivazione spaziale sono decine di migliaia. Tra le ricadute dirette o indirette del volo umano verso la Luna dobbiamo registrare gli enormi progressi dei compilici (la rivoluzione tecnologica piti pervasiva degli ultimi trent'anni). la tv e il telefono satellitari, lutti i sistemi spaziali che oggi fanno parte della nostra vita quotidiana, dai satelliti per le previsioni del tempo ai Gps che ci permettono di localizzare l'auto rubata con la precisi.in.' di 10 metri. Il terzo e ultimo aspetto e più filosofico. Viaggiando verso la Luna l'uomo usci per la prima volta dal campo gravitazionale terrestre e per la prima volta potè abbracciare la Terra in un solo colpo d'occhio, scoprendola in tutta la sua bellezza e tutta la sua (violata) fragilità. La Terra, tlopo quei voli verso la Luna, non fu più la stessa. Da allora siamo diventai i consapevoli di vivere su una sorta di astronave lanciata nello spazio: un sistema chiuso, con risorse limitate, con equilibri delicatissimi che non devono essere turbati. La coscienza ecologica piti seria nasce di li. In fondo, l'uomo, animale esploratore per eccellenza, andando su un altro mondo, cercava e trovava se stesso. Verso il 2010 si tornerà sulla Luna per stabilirvi piccole colonie temporanee e piazzarvi strumeni i scient itici. Forse per spiccare il volo verso Marte. Dell'Apollo si disse die fu una vittoria dell'intelligenza e una sconfitta della ragione. Qualcuno lo ripeterà a proposito di Marte. Per fortuna non siamo fatti ili sola razionalità. Piero Bianucci

Persone citate: Kennedy, La Terra

Luoghi citati: Internet, Stati Uniti, Urss, Usa