Falco, un ingaggio da calciatore se vieni a sparare per il Brunei
Falco, un ingaggio da calciatore se vieni a sparare per il Brunei 11 sultano Bulkiah vuol vincere i Giochi e tenta con 4 miliardi l'olimpionico Falco, un ingaggio da calciatore se vieni a sparare per il Brunei Giorgio Vtberti TAMPERÉ Il tiro a volo come il calcio, almeno a giudicare dalla favolosa proposta fatta a un noto campione della doppietta. Sufri Bulkiah, sultano del Brunei, ha infatti offerto all'olimpionico di skeet, l'azzurro Ennio Falco, la bellezza di 2 milioni di dollari (circa 3 miliardi e 800 milioni di lire) in cambio della sua disponibilità a trasferirsi in Brunei, prenderne la cittadinanza e gareggiare per il suo nuovo Paese alle prossime Olimpiadi di Sydney. E Bulkiah, appassionatissimo di tiro a volo, se lo può ben permettere, visto che i: uno degli uomini più ricchi del mondo. Così ha pregato il suo segretario personale Alimeli Aitali di raggiungere Falco ai Mondiali di l'ampere, in Finlandia, e formulargli l'offerta, resa pubblica poi dalla nostra Federazione. La vicenda ha del clamoroso e non soltanto por l'entità economica dell'«ingaggio»: è moralmente lecito tentare con i soldi un atleta affinché prenda la cittadinanza di un altro Paese? E vale più l'attaccamento ai colori azzurri o una mazzetta da 2 milioni di dollari? Saranno più o meno queste le domande cho rimbalzeranno anche nella monte dell'olimpionico azzurro, che sicuramente non si aspettava una simile proposta mentre sta cercando di ultimare la preparazione in vista delle gare iridate in Finlandia. Era alla ricerca della migliore concentrazione per l'appuntamento iridato e invece un sultano dal dollaro facile gli sta togliendo il sonno, infondendogli un dubbio amletico. «Ma un oro olimpico non ha prezzo» è stato il primo commento dol tiratore azzurro, il che significa che por ora non ha ancora declinato l'offerta. Del resto 3 miliardi e 800 milioni di lire rappre- senterebbero una cifra considerevole anche per un calciatore, figurarsi per un pur bravissimo e affermato campione di tiro a volo, che finora dal suo sport avrà ricavato si e no una decina di milioni al mese. Ma il dubbio serpeggia e si insinua: come si fa a tradire l'Italia? Falco si è detto infatti «molto combattuto» tra la ricchezza e quell'imperativo morale cho gli ingiunge di non voltare le spalle alla patria. Torna alla mente, con le debite distinzioni, la trama dol film «Proposta indecente», nel quale Robert Redford offriva soldi in quantità a un uomo e a sua moglie per passare una notte d'amore con la donna. Di certo c'è che il sultano Sufri Bulkiah, oltreché ricchissimo, è un intenditore del tiro a volo, un ambiente che segue e frequenta da anni anche come praticante. E ho costruito nel suo Paese un impianto da 100 milioni di dollari, con pedane in marmo di Carrara e spogliatoi con appendiabiti in oro massiccio, secondo il costume spesso esibizionistico di molti emiri arabi. Bulkiah ha inoltre partecipato a numerose gare, ma sempre in puro stile decoubcrtiniano. Adesso pare tuttavia essersi stancato di sparare ai piattelli volanti solo per divertimento: il suo sogno è portare un atleta sul podio e vedere la bandiera del Brunei salire sul pennone nelle prossime Olimpiadi di Sydney 2000. Si dev'essere però reso conto che, anche allenandosi dal mattino alla sera, non potrebbe mai essere lui l'artefice di un exploit olimpico, così ha finito per scegliere la strada più sicura: ingaggiare un fuoriclasse e schierarlo nella rappresentativa dei Brunei. Chi? Semplice, un campione come Ennio Falco, in cambio, naturalmente, di un ingaggio alla Del Piero. Ahmod Aitali, segretario del sultano, ha già fatto sapere a Falco che per lui è pronto il nuovo passaporto, concosso con apposito decreto, e che uno dei jet personali di Bulkiah può prelevarlo e portarlo in Brunei in qualsiasi momento. Adesso la decisione spetta all'atleta di Capua. «Ma qui non si tratta di cambiare squadra, come succede ai calciatori - ha aggiunto Falco - ma Paese e, soprattutto, bandiera. Amo l'Italia, però ammetto cho questa sarà una decisione difficile. Sono confuso. No parlerò anche con i dirigenti federali». Ma forse si profila una soluzione: se dovesse prevalere l'amor di patria, Falco potrebbe arrotondare comunque le sue modeste entrate allenando personalmente il sultano subito dopo Sydney. Del resto, Marco Conti fa il et del Dubai che ha in squadra uno sceicco, e Marcello Dradi allena l'India cho schiera il maharajah Anirudh sing. II casertano Ennio Falco
Persone citate: Ahmod Aitali, Capua, Del Piero, Ennio Falco, Marcello Dradi, Marco Conti, Robert Redford, Semplice
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