Bubka prepara in segreto il settimo sigillo di Giorgio Barberis

Bubka prepara in segreto il settimo sigillo Dal Golden Gala le conferme di El Guerrouj, Michael Johnson e Greene per i Mondiali di Siviglia Bubka prepara in segreto il settimo sigillo // Gabbiano ha lasciato la famiglia a Montecarlo e si allena nella sua Donetz Giorgio Barberis inviato a ROMA La notte del fantastico El Guerrouj è stata per molti versi rivelatrice porche, a poco più di un mese dai Mondiali di Siviglia (21 -29 agosto), incominciano a delincarsi strategie e valori che potranno caratterizzare le gare iridate. E se il marocchino, preso atto delle insidie che possono venirgli dal keniano Noah Ngeny, 21 anni il prossimo 2 novembre, programma subito l'attacco a un altro record di Morceli (il 17 luglio a Nizza quando correrà i 2000 con l'obiettivo di far meglio del 4'47"88 che l'algerino ottenne a Parigi nel 1995), anche Michael Johnson ha chiarito che il suo obiettivo della stagione è di migliorare il record dei 400 (43"29 di Butch Reynolds a Zurigo nel 1988) nella finale di Siviglia. duella di MJ è una scelta interessata perché, in occasione dei Mondiali, il premio per un primato raddoppia rispetto ai meeting della Golden League, ossia è di 100 mila dollari. E le ultimo due gare hanno dimostrato che Michelino Gambacorta sta ritrovando una condizione se non pari a quella di Atlanta, senz'altro adeguata per tentare una grande impresa. Il primo segnale è venuto dai Trials di Eugene dove il texano, esentato dal doversi guadagnare il posto sui 400 grazie alla wild card che gli spetta por il titolo conquistato due anni fa ad Atene, ha rinunciato all'ultimo momento a correre i 200 adducimelo un infortunio in riscaldamento. Forse quel giorno MJ non si sentiva ancora pronto per affrontare Greene, fresco del primato sui 100. D'altronde lo stesso Maurice disse subito: «Ho visto Michael allenarsi e non mi è proprio parso cho stessi; malo». La conferma si è avuto nel giro di una .settimana quando, trasferitosi in Europa, Johnson ha esordito correndo i 400 a Losanna in 43"92. «La verità - ha poi detto Michael alla vigilia del Golden Cola, glissando sull'«infortunio» di Eugene è che il 19"32 di Atlanta mi ha tolto in parte gli stimoli per i 200. Adesso quello che mi interessa veramente è il record dei 400». Cosa che, appartenendogli 17 delle 30 prestazioni sotto i 44" finora realizzate, è senz'altro ambizione più che legittima. Comunque a Roma Johnson ha accettato di correre i 200: lo stimolava la slilla con Boidon e la necessità di una verifica sulla velocità pura. Il risultato è stata una vittoria netta, un test valutato tanto positivamente da indurlo a disdire il prossimo impegno a Parigi il 21 luglio, per tornarsene a casa e proseguire nella preparazióne dei 400 per i Mondiali. I programmi di Johnson escludono la possibilità di una sfida con Greene che sulla pista dell'Olimpico ha impressionato per la facilita con cui ha ottenuto la sua seconda miglior prestazione di sempre sui 100, con 9"85. Il jet del Kansas è l'attuale re dello sprint, tanto più avendo già dimostrato di saper essere vincente - come ai Mondiali di Atene - nelle occasioni che contano. Facilità di corsa o potenza fanno della sua azione un cocktail irresistibile cito lo propone per un doppio oro individualo a Siviglia. I «grandi» dunque hanno gettato la maschera. E all'elenco si possono aggiungere Wilson Kipketer, Haile Gebrselassie, Marion Jones, (ìabriela Szabo, Svetlana Maslerkova. Ma c'è anche chi, invece, in gran silenzio prepara il clamoroso rientro: Sergey Bubka, Il «gabbiano» ucraino è l'unico atleta ad aver vinto la sua gara, il salto con l'asta, in tutte e sei le edizioni dei Mondiali. Due inverni fa, in dicondjre, venne operato ai tendini, ma dopo un promettente rientro indoor pochi mesi dopo (5,91 a Lievini è scomparso dalla scena ago¬ nistica. () meglio lo si è visto in un paio di meeting, all'aperto ma su misure risibili per lui che in gara ha superato 64 volte i lì metri, Adesso Sergey, da un paio di mesi, ha lasciato Montecarlo dovi' ri* siede. 0 meglio, nel Principato so no rimasti moglie e figli Lui è a Donetz dove, nella quieti' dell'ambiente che l'ha visto crescere, sta cercando di ritrovare l'antica capacità di librarsi nel cielo, magari dopo aver digrignato i denti irasformando il volto in una maschera terribile, come accadde ad Atene per la sua ultima vittoria irida la. Bubka sogna di porre il settimo sigillo, di lasciare alla storia dell'atletica un unico nome per identificare il vincitore iridato del milieu nio che va a concludersi. Dà lui, dall'immensa classe che dal 1983 in poi ne ha fatto una leggenda dell'atletica, ci si può aspettare di tutto. Anclie di vederlo a quasi 36 anni sul podio più allo di Siviglia. Dopo aver vinto le 6 precedenti edizioni sogna di allungare la sua striscia d'oro Sergey Bubka, 36 anni il prossimo 4 dicembre, è l'unico atleta ad essersi imposto in tutte le edizioni dei Mondiali e a Siviglia potrebbe completare la sua fantastica sequenza riproponendosi dopo due anni al vertice del salto con l'asta