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Moggi: non l'abbiamo mai cercato Moggi: non l'abbiamo mai cercato «Sono statigli inglesi a chiedere un incontro» Fabio Vergnano inviato a SAINT VINCENT Anelka? Grazie, no. Fermo, convinto e soprattutto graniticamente compatto il rifiuto della Troika bianconera all'ingaggio dell'attaccante dell'Arsenal. 1) francese resti pure a Londra o vada alla Lazio. «Saremo i primi ad essere felici se giocherà nella squadra di Eriksson», dice quel burlone di Moggi mangiando un gelato nell'intervallo della prima amichevole della prima Juve ancelottiana. Altra giornata convulsa sul fronte del mercato, altra ridda di voci incontrollate e spesso incon¬ trollabili, fra le quali un'offerta di 29 miliardi del Manchester per Davids, regolarmente smentita. 11 monosillabo più gettonato fra gli uomini di piazza Crimea e sempre il no, anche se in un primo tempo la posizione di Bettega sembrava più morbida e non contemplava un tassativo diniego ad ogni tipo di trattativa per Anelka. Il vice presidente, amico del dirigente dell'Arsenal, Dean, arrivando in anticipo sui colleghi allo stadio di Saint Vincent prendeva atto con stupore degli argomenti che avevano spinto Anelka a rifiutare la Juve: «A me non risulta che abbia detto queste cose contro di noi. E co¬ munque quella e un'opinione del giocatore. Da dirigente so che le trattative le fanno le società. Con l'Arsenal c'è un contatto continuo, spesso sono loro che vorrebbero trattare i nostri giocatori», In realta un Bettega disponibile soltanto all'apparenza, perché di li a poco dopo un paio di telefonate e un fitto scambio di opinioni con Moggi, ila respinto pure lui Anelka al mittente. Il dg, infatti, Ila ribadito il suo parere spiegando l'intreccio che ha trasformato la vicenda nel caso piti intrigante del mercato: «Non abbiamo chiesto il giocatore, è stato lui a cercarci. 11 problema e che ci sono persone che si spacciano per procuratori (l'agente Fifa Morabito, miri e creano una gran confusione Se ci chiedono un appuntamento possiamo anche andarci: se poi ci tirano in mezzo per altri lini, la faccenda non mi riguarda più. Le frasi di Anelka? Non posso commentare le parole di un giocatore che non tratto neppure. Datemi retta, il nostro mercato è chiuso». E vicino a lui l'amministratore delegato, Antonio Gimudo, sottoscriveva: «Mercato chiuso». Infine ancora Bettega: «Stiamo bene così. I cambiamenti vanno fatti al momento opportuno, la Juve ha già un gruppo importante, pensate die domani arri- veranno tredici giocatori. 11 nostro ciclo non e esaurito, abbiamo sol tanto fallito un'annata l'unteremo a tutti i traguardi. Difesa anziana? Diciamo esperta, se staranno tutti bene non ci saranno problemi». Ma il mercato non può considerarsi chiuso per quel che riguarda le partenze. Intanto la Juve ha ceduto lo svizzero Patrick Mailer, che aveva prelevato dal Sei-vette senza mai portarlo a Torino, al Grasshopper a titolo definitivo. Un errore di valutazione di Moggi: anche i migliori sbagliano, E poi dovrà essere sfoltito l'attacco. Fra i candidati alla partenza c'è Amoruso die ieri ha segnato tre dei cinque gol con cui la Juve ha battuto la selezione della Val d'Aosta (Birindelli e Pessotto gli altri marcatori). L'attaccante, che conoscerà il suo destino dopo l'Intertoto, è piaciuto ad Ancelolti: «Se continua su questa strada, ha buone speranze di restare. Ma dipende da lui decidere». La panchina a vita è dura per chiunque. Poco da segnalare dopo la prima uscita in partita, a parte la nuova maglia che avrà di nuovo i numeri bianchi in uh riquadro nero. A Carletto è piaciuta la difesa a tre che sarà la vera novità lattica della stagione. Bene anche Bachini, che ha confennato la disinvoltura con cui si è inserito nella parte. Fra i migliori pure il giovane portiere Isaksson, che deve mettere su qualche chilo di muscoli. Juve vera nel primo tempo, cambi a raffica nel secondo Soltanto Fen-ara, Amoniso e Tudor hanno giocalo tutti i novanta minuti. Lunedi si replica, stavolta in diretta tv su Rai Due e forse vedremo già qualche big all'opera.