«Il Bianco riaprirà solo tra 15 mesi» di Enrico Martinet

«Il Bianco riaprirà solo tra 15 mesi» Courmayeur: pace fatta al vertice tra i ministri dei due Paesi, resta il giallo sulla spesa per la ricostruzione «Il Bianco riaprirà solo tra 15 mesi» No di Italia e Francia al rogo bis voluto dai giudici Enrico Martinet COURMAYEUR Pace fatta, rapporto comune ( propositi di strategia sulla politi ca dei trasporti che vanno (I pan passo verso un maggior equilibrio tra si rada e ferrovia. Si chiude così il lungo e laborioso capitolo dell'indagine lecnicoamminisl ral iva del rogo del traforo del Monte Bianco, nel (piale il 24 marzo morirono asfissiate 39 persone. I due ministri (lei Trasporti, Jean Claude Gayssot ed Enrico Micheli, si sono infilati alle 16 nella sala consiliare del Comuni! di Courmayeur, la Stessa clie all'indomani del rogo avevit accollo le delegazioni francese e italiana di tecnici e gestori e che eia siala interrotta proprio per vedute discordanl i. Il traforo, secondo il rapporto comune, riaprirà nell'autunno del 2000. Il ripristino costerà 244 miliardi, ma Gayssol ha parlato di «un miliardo e 300 milioni di franchi», circa 390 miliardi di lire. Una differenza giustificata dal fatto che i tecnici non hanno ancora quantificato quanto costeranno le migliorie per la sicurezza. Ancora Gayssot: «I rifugi antincendio vorranno raddoppiati da 1B a 36 e saranno collegati tra loro, olire che da tubi per l'aria anche da una via di fuga», La seconda «galleria» esiste già, e quella (tra le cinque tuba ture ;i sezione quadrata sotto la carreggiata per hi ventilazione) che corre ai margini. In questo tubo alto due metri, già collegato con botole ai rifugi, potranno fuggire gli automobilisti in caso d'incendio ed entrare le squadre di soccorso. 1 vigili del fuoco italiani lo avevano già latto il 24 marzo. «Sara fatto tutto per rendere il traforo il più sicuro possibile», lui detto il ministro Micheli. Ma tra la volontà di riaprire il raforo in fretta, manifestata dai due governi, e i tempi reali c'è ili mezzo l'inchiesta della magistratura. E' «l'incidente probatorio», deciso dal giudice isl ruttore di Bonnoville Frank Guesdon, cioè il rogo bis che dovrà svolgersi il 15 settembre, I tecnici delle commissioni italiane e francesi sono contrari, dicono chi! «e inutile». I! ministro francese ha spiegato: «Sia chiaro che le inchiesti! sono due e separate, quella tecnico-amministrativa e quella giudiziaria, E che l'indipendenza della magi slartura è importante e non possiamo certo metterla in di seussione». Micheli lui aggiunto: «Il nostro governo ha già avuto modo di manifestare la propria contrarietà sull'esperimento, tuttavia abbiamo il massimo rispetto per le azioni della magistratura. E' evidente che il 'caso' non e soltanto francese, il traforo é una via internazionale, prima dell'esperimento do vremo essere consultati». Pietro Lunardi, ingegnere, presidente della commissioni! tecnica della società italiana, commenta: «E' una follia, Comunque ho consigliato alla società di costruire un muro dentro il tunnel che sbarri fiamme e fumo del rogo-bis». Fra le novità della futura gestione del traforo del Bianco, 41 regole di sicurezza e un'unica società con un'unica sala comando. Il primo passo sarà la direzione tecnica, poi nascerà unii nuova Spa. Il ministro Enrico Micheli

Persone citate: Enrico Micheli, Frank Guesdon, Gayssot, Jean Claude Gayssot, Micheli, Pietro Lunardi

Luoghi citati: Courmayeur, Francia, Italia