La parità scolastica diventerà legge di Raffaello Masci

La parità scolastica diventerà legge Contributi (erogati dalle Regioni) ai più bisognosi sia negli istituti pubblici che in quelli privati La parità scolastica diventerà legge Intesa nella maggioranza: aiuti a tutti gli studenti Raffaello Masci ROMA Lìì parità scolastica potrebbe diventare legge prima della fine dell'estate e portarsi in dote un finanziamento di 800 miliardi in tre anni più i 347 accantonati già dalla finanziaria '99. Un'eccezionale arditezza politica e un capolavoro compromissorio, hanno infatti consentito di trovare un accordo nell'ambito di una maggioranza all'interno della quale convivono sia i «pasdaran» della scuola privata (ppi, edu, udeur) che gli irriducibili di quella laico-statale (socialisti, repubblicani). E l'accordo e stato possibile perché, invece di sancire la parità tra scuole, si e optato per la «parità» tra gli studenti (e cosi si sono risolte le annose controversie sull'articolo 33 della Costituzione che impediva il finanziamento delle private). Tutti gli studenti, infatti, indipendentemente dalla scuola che frequentano (pubblica o privata) potranno accedere ad un sostegno economico che garantisca il loro «diritto allo studio». Questo principio deve essere trasferito in un articolato disegno di legge che il Governo conta di portare in Senato il 20 luglio. Il ministro della Pubblica ist ruzione Luigi Berlinguer è uscito dal vertice di maggioran¬ za convocato sid tema, palesemente soddisfatto, perché se questo accordo passerà darà il via libera alla più generale riforma della scuola (meglio detta «dei cicli didattici»), sancendo cosi il successo del governo D'Alema laddove 50 governi democristiani hanno miseramente fallito. Il patto fissato ieri tra i rappresentanti della maggioranza, si articola su tre punti essenziali: diritto allo studio, fondi per la parità, regole per l'intero sistema scolastico. DIRITTO ALLO STUDIO. Essendo eia scun studente titolare del diritto allo studio, indipendentemente dal tipo di scuola frequentata (pubblica o privata) potrà per questo accedere a tutte le provvidenze che lo Stalo destina a questa voce tramite le Regioni (cui la materia è delegata). Nella legge in itinere il governo indicherà alcuni indirizzi sull'erogazione di questi fondi alle famiglie: l'accertamento del reddito attraverso il redditometro: la destinazione a studenti di scuole statali e non: il riferimento alle spese sostenute per l'istruzione (e quindi senza confusione con altri provvedimenti assistenzialiI; la fissazione di quote uguali per tutte le famiglie al di sotto di un determinato reddito. FONDI PER LA PARITÀ'. A questi interventi verranno destinati 800 miliardi in tre anni ('99-20011, 250 miliardi per ciscuno dei primi due anni e 300 per l'ultimo. Gli accantonamenti per il '99 sono già previsti dalla manovra economica - ha spiegato Berlinguer - e nelle prossime finanziarie si fisseranno gli stanziamenti per i due anni successivi. Queste somme saranno a disposizione delle Regioni che le trasferiranno alle famiglie degli studenti. Le erogazioni avverranno attraverso forme di defiscalizzazione delle spese scolastiche, assegni o di borse di studio. A questi accantonamenti si aggiungono i 347 miliardi che la finanziaria già prevedeva per la parità una volta approvata la legge, e che saranno cosi suddivisi: 280 miliardi per le scuole materne non statali (che sono il cinquanta per cento di tutte le materne), 60 per le scuole elementari purificate elle hanno l'obbligo della gratuità e sette per le scuole non statali die accettano bambini portatori di handicap. LE NUOVE REGOLE. Il sistema scola- I stico - dice la prima regola - non j e più costituito dalla sola scuola j pubblica ma da una rete plurali- I sta di scuole pubbliche e private, accomunate da norme e obiettivi comuni. Altre regole riguardano il diritto per tutti i ragazzi all'accesso alla scuola non statale, le norme per il reclutamento negli : insegnanti, la trasparenza, il siStema nazionale di valutazione LE PROSSIME TAPPE. 11 testo della maggioranza, che va ari affiancarsi a quello del centro-destra > (Torolli-bis), sarà presentato in commissione all'inizio della ; prossima settimana. Intanto, la- '. vorerà il gruppo «redigente» di i cui fanno parte con Berlinguer, anche Rulligliene e il relatore al Senato Luigi Biscanti Iris) COME FINIRÀ'? Per adesso l'accordo e sui principi, e non ancora sul ridi. E questa cesura ha già dato spazio ai primi distinguo 11 segretario del cdu, Rocco Buttigliene, per esempio, teme che l'assegno per la parila si trasformi in una sorta di sostegno generalizzato alle famiglie meno abbienti. Critiche anche da popolari e Rinnovamento soprattutto per l'ipotesi di non voler tener conto della distinzione tra gli istituti parificali e le scuole private (la legge parla infatti solo di statali e non statali), Inoltre, mentre Casini stigmatizza l'accordo come un inciucio al ribasso e Eorza Italia dice ai cattolici di non fidarsi, nella maggioranza stessa i Verdi fanno eco al cdu dicendo che «la partita comunque non e chiusa». Quindi prima ili cantare vittoria sarà bene attendere sviV .. loppi. Il gov 'erno stanzia 800 miliardi in tre anni (oltre ai 347 già accantonati) IL DIRITTO ALLO STUDIO Sono «titolari» del diritto allo studio e delle provvidenze di Sato, Regioni e Comuni gli studenti, appartenenti a famiglie in «condizioni svantaggiate», sia dalle scuole statoli, sia non statali. I PROVVEDIMENTI Si prevederlo sgravi fiscali, bor$» di studio o ossegni, a seconda del livello ìSp? di reddito deiW famiglio. I FINANZIAMENTI Pei il diotto allo studio sono a disposizione 250 miliardi per il 1999, altrettanti pei il 2000 e 300 per il 2001. Altii 347 miliardi sono destinati alle scuole materne politane: 280 per le materne(compiese le comunali), 60 pei le elementari parificate con l'obbligo della gratuità e 7 per il sostegno degli alunni portatori di handicap LE REGOLE Il sistemo nazionale dell'istiuzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole pantane. La pai ita e riconosciuto alle non statali sulla base di alcune regole: rispetto dei principi di Uberto riconosciuti dolio Costituzione, accesso consentito a chiunque no faccia richietsa, sistomo nazionale di valutazione, reclutamento di personale foi nito di tifalo legale di obilitozione 1 PUNTI OEiLACCOKDO Nella foto in basso il ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer Sotto il leader del Cdu Rocco Buttiglione

Persone citate: Berlinguer, Casini, D'alema, Luigi Berlinguer, Luigi Biscanti Iris, Rocco Buttigliene, Rocco Buttiglione, Sato

Luoghi citati: Italia, Roma