FINIS REGNI di Leonardo Zega

FINIS REGNI L'OSSERVATORE E LE POLEMICHE SUI GIUDICI FINIS REGNI Leonardo Zega Ognuno tira acqua al suo mulino, come si suol dire. Ma oggi sembra che lo si faccia in maniera troppo sfrontata, creando gorghi e ingorghi nella testa della gente, quasi non bastasse la confusione che regna nel Paese. Esemplare (in negativo) a questo proposito la «rivisitazione» dei processi per tangentopoli, che si va estendendo dagli interessati i orifei della «giustizia giusta» (quella di comodo.'') e rappresentanti più o meno «autorizzati» (non dico autorevoli) della (luesa, di In e di qua del Tevere. Chi rappresenta, per dirne una, L'Osservatore Romano quando insorge contro i giudici italiani - per ragioni umanitarie, non v'è dubbio, come nel e .iso di Franco Nobili, ma non solo per queste - con toni di inattesa durezza, e troppo generalizzando proprio dove distinguere sarebbe normale prudenza/ li il monsignore di turno che «ribadisce», offrendo il destro al giornale già predisposto all'attacco per titoli ad effetto? Intanto non si riesi e a garantire che l'ospedale sia luogo di cura e non di morte, come su' i cele al policlinico Umberto I di Roma e altrove: e qui si i he ci sarebbe da reclamar giustizia a gran voce, Intanto la riforma della giustizia - quella vera e urgente, nel senso soprattutto di un suo più spedito e corretto funzionamento - languc in Parlamento. Intanto gli innegabili eccessi di zelo dei giudizi al tempo eli Tangentopoli sono divenuti pretesto per ridicolizzare l'intera operazione di pulizia, avviata in solitudine e in mezzo a mille ostacoli, portata avanti con coraggio e dedizione e praticamente '•sospesa- nel momento in cui stava per dare i suoi frutti migliori: per errori di tutti, anche dei giudici, certo; ma soprattutto per l'interesse, trasformato in politica di copertura giudiziaria, di chi vi era coinvolto. E perché un < erto mondo ecclesiastico si unisce al coro? Per amore di verità? Perché gli e venuto a mancare il partito di riferimento per proteggere o coprire personaggi di incerta moralità per assicurare carriere di là dal merito? Un po' di tutto, forse, li' comunque il vento che tira, e non c'è da scandalizzarsene. Del resto, è scritto nel vangelo che è necessario che gli scandali avvengano: perché il male sia smascheralo, perché non si presuma che la «carica» elimini o riscatti miserie umane comuni a tutti. Finis regni, dicono a Roma quelli che la sanno lunga. Meno solennemente, a me pare la conferma di una regola: quando mancano i veri leader, trionfano i mediocri.

Persone citate: Franco Nobili, Umberto I

Luoghi citati: Roma