Billè: apprendistato in discoteca

Billè: apprendistato in discoteca Billè: apprendistato in discoteca L'iva al 5% creerebbe54.000posti di lavoro ROMA La flessibilità del lavoro posso anche att raverso l'apprendistato notturno, in discoteca, e lo definizione di contratti più vicini olle osigenze del comporto bar-ristorazione. Lo propostile stoio lanciata ieri dal presiden te della Conl'cominercio, Sergio Bilie, all'assemblea annuale dello Pipe, lo Federazione italionn dei pubblici esercizi. Per creare nuovi posti di lavoro, il comparto (oltre 240 mila imprese, 780 mila addetti e un giro d'affari di 80 mila miliardi di lire) chiede anche il taglio dell' Ivo dal IO al 5% e di mettere lino olio «stillo di confusioni!» provocato dai 25 mila circoli culturali che, ha precisato Bilie, «viaggiano 0 fari spenti senza rispettare le norme fiscoli, dello sicurezza e della tutelo igienico-sunitnrin». Lo questione «circoli privati», ho rivelato Bilie, è stata posta anche al presidente della Commissione Antimafia Ottaviano Del Turco, il presidente della Confcom memo ha denunciato In pre¬ senza di infiltrazioni mafiose e la vicenda, ha annunciato a margine dell'assemblea il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Alfonso Pecoraro Scanio, sarà oggetto di un'interrogazione al ministro dell'Interno, Il comporto è comunque in crescita. Nel '98 ha creato 20mila posti di lavoro ino, ha detto Bilie, «con un'amministrazione amica avremmo fatto di più. E con l'Iva al 5% avremmo altri 54 mila posti (! mille miliardi per il fisco in 10 unni». 1 vincoli posti dalla pubblica amministrazione continuano peraltro a pesare sulla crescita di bar-ristoranti e delle imprese del commerco in generale. Secondo Confcommorcio ogni piccola e media impresa del settore è costretta a spendere, ogni anno, almeno 25 milioni a causa dello burocrazia, mentre i ritordi bella regolamentazióne (! l'esclusione dei pubblici esercizi dalle agevolazioni previste per le attività turistiche vengono lette come un'ulteriore penalizzazione del settore. Bilie ha inoltre sollecitato più spazio nella programmazione negoziata («il 70% delle azioni riguarda l'industrio, per il 75% delle risorsi!») e ha chiesto controtti d'area che uniscano citta e turismo. Altro capitolo il turismo. Belìi presidente della Fipe e dello Confcommercio al Sud «non servono più strade e più stanze d'albergo». Già oro il tasso di occupazione delle camere di hotel nel meridione è del 20%. Busta quindi con «la politica delle cattedrali nel deserto». Semmai «è sulla qualità che il paese deve scommettere. Territorio, cultura, gastronomia, shopping, introt lenimento, sport, arte e musica, sono alcuni ilei prodotti turistici dell'Italia che ci possono far vincere In competizione». Anche il ministro dell'Agricoltura Paolo De Castro ha invitato a puntare decisamente sullo qualità e sulla tipicità: «non si può pensare che solo abbassando i costi possiamo vincere la concorrenza con le altre aree del mondo.

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Billè, Ottaviano Del Turco, Paolo De Castro, Sergio Bilie

Luoghi citati: Italia, Roma