«C'è una cosca alla Regione»

«C'è una cosca alla Regione» L'ex cardinale Pappalardo: il male a Palermo non è scomparso «C'è una cosca alla Regione» La denuncia Cgil ai funerali di Basile Lirio Abbate PALERMO Gli amici lo hanno voluto salutare per l'ultima volta, leggendo una lettera carica di sentimento e ricordi. Un lungo applauso ha accompagnato la bara di Filippo Basile mentre entrava nella cappella del cimitero dei Rotoli a Palermo dove si sono celebrati i funerali del dirigente regionale. Così mentre le indagini della polizia proseguono a ritmo serrato per cercare di individuare il killer che ha assassinato tre giorni fa Basile, il cardinale Salvatore Pappalardo dalla sua residenza palermitana sottolinea che «in questa città il male non è scomparso, le intimidazioni sono a ritmo continuo» e «certi problemi, come quello del racket sembrano irrisolti». E il segretario della Funzione pubblica Cgil in Sicilia, Michele Vullo, denuncia: «Nella Regione siciliana c'è una cosca mafiosa, nè più nè meno coinè a Brancaccio o a San Giuseppe .Iato. Il risultato è che un dirigente compie un atto normale, legittimo e viene ucciso. Tutto questo può avvenire solo in un contesto mafioso». Dall'altare della chiesa un compagno di scuola ed amico di Filippo Basile, ha letto la lettera. «Palermo ed i palermitani si dimenticheranno presto di te, noi invece non ti scorderemo mai». «Ti ricordi - ha continuato - la scommessa che avevamo fatto: avrebbe perso chi arrivava ai quarant'anni con più pancia e meno capelli, l'hai persa, quella scommessa, te l'hanno fatta perdere, e anche noi l'abbiamo persa». L'omelia è stata celebrata da monsignor Salvatore Di Cristina, che ha parlato di «una città attraversata dal male trasversalmente e che non ci fa respirare». «Il mistero del male - ha detto - si annida pure qui, in questo cimitero dove neanche i morti trovano pace». La moglie del funzionario, Maria Rita Bongiorno, col viso pieno di lacrime dopo lo messa ha sostato alcuni minuti in piedi di fronte alla bara del marito. Il figlio della coppia, Fabrizio, otto anni, è ancora all'oscuro della morte del padre e non ha partecipato z\ funerali, è rimasto a casa di alcuni parenti. Settecento persone, familiari, amici, soprattutto colleghi di lavoro, il presidente della Regione, Angelo Capodicasa, il prefetto Francesco Lococciolo, il sindaco Leoluca Orlando, assessori regionali e comunali, parlamentari regionali, hanno accompagnato il feretro di Filippo Basile dalla chiesetta alla tomba. I gonfaloni della Regione e del Comune hanno seguilo il corteo. L'assessore alla presidenza, Vladimiro Crisaful'i (clsl, al tenni ne dei funerali del funzionario ha detto: «Filippo Basile non poteva opporsi ad assunzioni e non poteva decidere licenziamenti. Le sue funzioni, anche (piando era nel gruppo di lavoro per i consorzi di bonifica, erano tali da non poter accendere la scintilla di un omicidio a meno che ad uccidere sia stato un pazzo». «Basile non ha proposto il licenziamento - ha aggiunto l'assessore - di operai forestali.Faceva invece parte di una commissione disciplinare che istruisce le pratiche su proposta dell'ufficio forestale competente. L'istruttoria è lunghissima. E non si è neanche opposto, perché non ne aveva i poteri, all'assunzione di ex detenuti a Palermo». Proseguendo nella sua riflessione, Crisafulli aggiunge: «Se penso a Giovanni Bonsignore o a Mico Ceraci, intuisco la possibilità di un movente mafioso o criminale legato alla loro attività. Se penso a Basile, no». Il cardinale Salvatore Pappalardo torna a fare sentire la sua voce, dopo l'uccisione di Filippo Basile. «Palermo è normale - sostiene il cardinale - perché la normalità comprende anche il male, magari si spara meno che in altre città. Però quei pochi delitti pesano. Eccome se pesano». Sul cosa fare, in particolare per combattere il racket delle estorsioni, Pappalardo è chiaro: «Se nessuno denuncia il racket, cosa possono fare le forze dell'ordine? Chi subisce un torto non può diventare complice di chi gli fa del male». Filippo Basile, il dirigente dèlia Regione siciliana ucciso in un agguato lunedì. Ieri si sono svolti i funerali.

Luoghi citati: Palermo, Sicilia