Stevanin scampa all' ergastolo

Stevanin scampa all' ergastolo Verona: ribaltata in Appello la prima sentenza, ma l'ex mostro dovrà stare 10 anni in un ospedale psichiatrico I Lievi danni in Emilia Stevanin scampa all' ergastolo «Incapace» quando uccise sei donne Mario Lodo VENEZIA 11 «mostro» non è più un mostro ma solo un uomo malato. Gianfranco Stevanin, l'agricoltore di Terrazzo Veronese condannato in primo grado a sei ergastoli per aver ucciso e squartato sei donne che aveva conosciuto per amare, è stato assolto in appello dal reato più grave, l'omicidio. Come aveva chiesto il procuratore generale Augusto Nepi, la corte d'Assise d'Appello, presieduta dal giudice togato Silvio Giorgio, ha giudicato l'imputato infermo di mente, incapace di intendere e di volere al momento dei sei assassini!. Sano di mente, semmai, soltanto quando tagliava a pezzi i cadaveri, e li nascondeva per non farsi scoprire: dunque, dieci anni e sei mesi di reclusione per vilipendio e occultamento di cadavere, neanche i tredici chiesti dall'accusa; e altri dieci anni di ospedale psichiatrico, da scontarsi prima della pena detentiva. Stevanin è stato quindi immediatamente scarcerato e trasferito in un ex manicomio criminale Rovesciata del tutto, dunque, la tesi dell'accusa al primo processo, accolta dalla Corte di Assise di Verona che aveva condannato il «mostro di Terrazzo» all'ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi, seppellendole poi nel suo podere, le sei donne. Un serial killer, una specie di Landru, oggi riconosciuto invece come un povero sventurato. La sentenza può considerarsi definitiva visto che la stessa pubblica accusa aveva chiesto questo pronunciamento e non farà ricorso per Cassazione. Il clamoroso risultato si deve ai tre periti d'ufficio nominati dalla Corte d'Assise d'Appello su richiesta dei difensori dell'imputato: Giuliano Avanzini dell'istituto Best.a di Milano, Gianfranco Benes, primario di neurologia a Venezia, e Mario Tantalo, docente di psicopatologia forense all'università di Padova. Tre «cervelloni» nel campo neuropsichiatrico, che hanno esaminato quel tranquillo e apparentemente mite signore in cella, capace di parlare pacatamente, di ragionare sulla propria storia, di dipingere quadri a olio e che, se aveva fatto quello che aveva fatto, lo si doveva probabilmente a quell'incidente in moto che da giovane gli aveva provocato una lesione cerebrale generandogli una forma di epilessia. Infermità che - dice la perizia - ha influenzato la volontà di Stevanin al momento di uccidere. L'ex «mostro» rimane comunque per i tre professori socialmente pericoloso e per questo dovrà soggiacere a un periodo di osservazione in un istituto psichiatrico, per un minimo di dieci anni. Il pg Nepi non aveva mancato nella sua requisitoria di sottolineare contraddizioni e lacune dei periti, soprattutto perché non emergerebbero chiaramente «i fattori scatenanti degli atti omicidi, che non posso¬ no essere giustificati da lesioni craniche». Ma, condividendone le conclusioni, un «bellimbusto imbevuto di cultura pornografica» - per usare le sue parole che trasformò il suo podere in uno «scannatoio» e che «non meriterebbe alcuna misericordia» va comunque assolto. Gongolano i tre difensori Daniele Accebbi, Cesare Dal Maso e Lino Roetta. Restano esterrefatti i patroni di parte civile. Marco Bastianello, legale dei parenti dell'austriaca Roswita Adlassnig: «Per assurdo, il risarcimento pagato da Stevanin alle famiglie delle sei vittime, un miliardo e mezzo, è ingiustificato. Almeno i parenti hanno avuto qualcosa, altrimenti oggi non potrebbero accampare piti alcuna pretesa. Siamo stati previdenti e così un po' di giustizia loro l'hanno avuta». Guariente Guarienti, legalo della madre di Claudia Pulejo: «Il discorso dell'incapacità di volere poteva valere per il primo omicidio, ma non quando le uccisioni si ripetono». Gianfranco Ca/.zola, che patrocinava i fratelli della Pulejo: «Di fronte a perizie tanto contrastanti mi viene da pensare che qualcuno abbia sbagliato». Enrico Bastianello, che rappresentava la madre di Biljana Pavlovic, l'ultima delle vittime di Stevanin: «La valutazione psichiatrica dei periti è assurda. E' inaccettabile interpretare a segmenti la personalità di un imputato che ha commesso questi fatti». «Queste decisioni f§ vengono ribaltate perché è calata l'attenzione dell'opinione pubblica» f§ Gianfranco Stevanin dovrà passare dieci anni in un ospedale psichiatrico

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