Calano i disoccupati nell'Unione europea

Calano i disoccupati nell'Unione europea Ma l'Italia è al di sopra della media Calano i disoccupati nell'Unione europea Bersani: «Non siamo ancora in grado di attrarre gli investitori dall'estero» BRUXELLES Nel mese di maggio, la disoccupazione dei quindici paesi membri dell'Unione europea è scesa al 9,4% della popolazione attiva, contro il 9,5% del mese di aprile. Un anno fa, nel mese di maggio, lo stesso tasso era ancora al 10,1%. Secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat l'ufficio statistico della comunità europea a Lussemburgo, la disoccupazione è rimasta invece stabile, a maggio, negli undici paesi dell'Euro, e pari al 10,3%. Un anno prima, 10 stesso tasso era all'I 1 %. L'Italia si colloca al penultimo posto, con il 12%, un dato che risale tuttavia soltanto al mese di aprile. All'ultimo posto la Spagna con il 16,2%. Un tasso, quello europeo, ben lontan da quello registrato negli Stati Uniti, pari al 4,2%, o in Giappone (4,7%). Secondo Eurostat, sono 13 milioni e 300 mila i senza lavoro nella zona dell'Euro, 16 neh' Unione europea. I più colpiti sono i giovani al di sotto dei 25 anni, con un tasso che raggiunge il 18,1% nell'UE e il 19,4% nella zona dell'Euro. In Italia, si tocca la cifra record del 32%. È sempre il piccolo granducato del Lussemburgo, il paese dell'UE con il più basso tasso di disoccupazione, che non supera 11 2,8%. Segue l'Olanda (3,3%), l'Austria (4,3%), il Portogallo e la Danimarca (4,7%). Ancora al di sotto della media comunitaria, l'Irlanda e la Svezia con il 0,8%, il Belgio con il 9%, la Germania con il 9,1%. Al di sopra della media UE si trovano infine la Finlandia (10,5%), la Francia (11,2%), l'Italia (12% in aprile) e la Spagna ( 16,2%). Quando si parla di disoccupazione si finisce sempre col toccare il tema degli investimenti e l'Italia e «ancora in ritardo» nel processo di globalizzazione e «ancora pochi» sono gli investimenti esteri che è capace di attrarre. L'analisi ò del Ministro dell'industria Pier Luigi Bersani, intervenuto alla presentazione di un'indagine conoscitiva sulle imprese multinazionali in Italia condotta dalla Commissione Industria del Senato. Secondo le ultime cifre, sono circa 1.600 gli insediamenti di multinazionali in Italia, con oltre 500 mila addetti, 21Ó mila miliardi di fatturato ed un impegno nella ricerca e nello sviluppo per più di 4 mila miliardi. Ma «siamo ancora indietro in questo campo - ha detto Bersani - per lo stesso motivo per cui siamo indietro nel processo di internazionalizzazione delle nostre imprese». Secondo Bersani, «il nostro problema ò l'apertura alla globalizzazione. Ci sono ancora vincoli alla possibilità di crescere, vincoli territoriali, amministrativi, formativi e finanziari.

Persone citate: Bersani, Pier Luigi Bersani