Barak: prometto la pace a tutti di Aldo Baquis

Barak: prometto la pace a tutti Il neo premier: «Rilancerò subito i negoziati, le trattative con la Siria e con i palestinesi avranno identica urgenza» Barak: prometto la pace a tutti Presentata alla Knesseth la nuova coalizione Aldo Baquis TEL AVIV Il nuovo governo israeliano aspira ;i porre line al conflitto storico con i vicini arabi e rilancerà subilo i negoziati con i palestinesi e con i siriani allò scopo di raggiungere «una pace; da coraggiosi» nella Regione: questo l'impegno assunto ieri dal premier lìhud Barak noi presentare alla Knesset la sua coalizione di cui fanno parte 7(i deputati Isn IXOI di otto liste diverse. «Siamo stati aspri rivali sul camp!) di battaglia» ha ricordato Barak, un ex capo di stato mag giore, riferendosi alle relazioni con la Siria. «Il nostro governo ha aggiunto e deciso a rilancia re al più presto i negoziati sulla Base delle risoluzioni 242 e 338 del consiglio di sicurezza», ossia a scambiale il Dolan con la pace, mi contesto di adeguati accorgi menti di sicurezza reciproca. Il presidente I lalcz Assad, che nelle settimane scorse ha avuto calde paiole di elogio verso Barak, era ieri impegnato a Mosca a discutere dell acquisto di carri armai i T HO, di aerei Suklioi 27 e di Batterie inissilisticlie S .'100, per un valore complessivo di due miliardi di dollari. Da Mosca, Assad e Kit sin hanno latto sapere che la sua elezione «apre specifiche opportunità di sforzi verso una pace globale e giusta», In un messaggio calibrato ver so i palestinesi, Barak ha detto di «riconosci: re le loro sofferenze storiche» e «il loro diritto a vivere in libertà». Ma a due giorni da un primo incontio con Yasser Ara la t, non ha ancora preso impegni concreti ne sulla richiesta di congelare eli insediamenti ebrai ci ne sulla realizzazione degli accordi di Wye Piantai imi, che prevedono un ritiro israeliano dal 13% della Cisgiordania. Secondo la televisione commerciale, il 2.2 luglio Barak confermerà a Bill Clinton che il ritiro avverrà, e in tempi Brevi. Su un punto il premier ha cercato subito di placare le apprensioni di Ara fa t: «Ber me ha insistilo Barak - il Binario delle trattative con la Siria e quello con i palestinesi hanno identica urgenza. Non privilegerò uno rispetto all'altro, avanzerò parallelamente su entrambi i fronti» ha promesso l'ex generale che è tornato a impegnarsi a un ritiro dal Libano meridionale «entro un anno, affinchè le madri israeliane possano domi ire sogni tranquilli». Nelle consultazioni con i suoi collaboratori, Barak ba spiegato che il suo primo problema è (lucilo di ripristinare la credibilità internazionale di Israeli; chea suo parere è stata gravemente scalfita dal comportamento del suo predecessore Benyamin Netanyahu (che ieri ha lasciato la politica attiva). La ricostruzione dell'immagine di Israele ricadrà sul ministro degli Esteri David Levy - che IB mesi fa lasciò il governo Netanyabu in segno di protesta per il congelamento del processo di pace - e su Similori l'eres che da ieri funge da «ministro per lo sviluppo regionale» in Medio Oriente: una carica dal contenuto nebuloso e ambiguo, che ha scontentato il 7(ienne Premio Nobel perla pace. Barak ha inoltri1 suscitato perplessità quando - in un governò in cui fanno palle anche pattiti di destra (come il Partito Nazio nal Religioso, lo Shas e il partito russo Israel he Alya) - ha einargi nato tre «colombe» laburiste: Yossi Beilin, un architetto degli accordi con l'olp, sarà impegnalo al ministero della giustizia, il professor Shlomo Ben-Aini dovrà cimentarsi con il ministero della sicurezza interna (polizia), mentre Haim Ramon sarà mini¬ stra «per le questioni di Gerusalemme». Ma la composizione del nuovo governo è stata criticata dalla stampa, che ha già fiutato un primo scandalo: ingenti fondi destinati a cerimonie celebrative di Yitzhak Rabin sarebbero giunti un anno fa, secondo il giornale economico Globes, nelle casse di associazioni legate al premier neo-eletto. Per il presidente Assad, in visita a Mosca da Eltsin per acquistare carri armati e missili «si aprono chance per una soluzione globale e giusta» 'SS Il nuovo premier israeliano Ehud Barak ieri alla Knesseth