I timori della Jervolino

I timori della Jervolino I timori della Jervolino Veltroni: «Fermiamoci a pensare» An: «No a Lo Forte procuratore» ROMA «Quanto è successo a Palermo è un fatto gravissimo, che preoccupa le istituzioni». Parla Rosa Russo Jervolino, 24 ore dopo l'uccisione di Filippo Basile, il funzionario della Regione Sicilia giustiziato a Palermo. «Non c'è dubbio - ha ammesso ieri il numero uno del Viminale durante l'audizione alla Commissione antimafia - che in Sicilia la tensione è alta, ma altrettanto alta è l'attenzione delle istituzioni. Certo, diamo unii lettura preoccupante: la mafia emerge all'improvviso e colpisce un settore delicato come l'agricoltura». ii Mollo preoccupato», si tlice anche Walter Veltroni. «Vorrei che ci fermassimo a pensare alle ragioni per le quali, in un momento come questo, rispunta un assassinio mafioso». Il momento - si sa - è il discusso e tormentato trapasso ili poteri dal super-procuratore Giancarlo Caselli - simbolo della lotta a Cosa Nostra - a un successore ancora senza nome. E la riflessione si trasforma subito in tempesta politica. An e Ccd incalzano con Ja richiesta di accelerare la nomina e di dare una risposta forte: «Questo omicidio dimostra che la lotta alla mafia non deve avere bat tuie di arresto». Mauri/m Gasparri di An non va per il sottile: «Si deve evitare che a succedere a Caselli sia il suo vice, Lo Forte, coinvolto in vicende non totalmente chiarite che lo hanno visto contrapposto a qualificati reparti investigativi». E sempre da An, dalla triade di deputati Enzo Fragalà, Nino Lo Presti e Alberto Simeone, parte un attacco a Caselli - «che non più di un mese fa aveva affermato che con i pentiti si era riusciti ii ridimensionare il fenomeno mafioso» - e un invito al minisi ni della Giustizia Oliviero Diliberto: «Ci spieghi ;i cosa sono serviti i soldi spesi per proteggere e strapagare centinaia di pentiti». Il responsabile Giustizia del Ccd, Cannolo Carrara, si augura che «il successore di Caselli si renda presto conto di queste nuove dinamiche criminali e della possibilità che i capi di Cosa Nostra continuino a guardare alle istituzioni per estendere la loro ombra lunga sugli appalti e sulla messe di finanziamenti che arriverà in Sicilia dall'Ue». Caustico, il presidente dei senatori di Forza Il ministro degRusso JeivohnoQuei eia Wa Italia, Enrico La Loggia. «Un altro assassinio. E tutto questo nonostante ii sindaco di Palermo Orlando dica che 'tutto va bene, Madama la Marchesa'». Nell'ora delle polemiche abbondano le ricette e Augusto Fantozzi, garante de I Democratici per la Sicilia, ribalte che «la politica, intesa come impegno rivile, è la prima e decisa risposta che la Sicilia deve dare» A cogliere l'invito di Veltroni a riflettere sulle ragioni dell'omicidio è anche Ottaviano Del Turco. Sono gli appalti, dichiara. «Qualcosa nei rapporti tra i boss e ciò di ad si occupava Basile non ha funzionato», spiega il presidente della Commissione Antimafia. Non crede alla lesi dell'innalzamento dello scontro ira padrini e Stato. Ribalte invece con un dato pesame: i 18 mila miliardi che si investiranno in Sicilia nei prossimi anni, un tesoro che vale quanto una manovra finanziaria e che non può non fare gola ai boss La pioggia di denari ha fatto riflettere anche Rosa Russo Jervolino «Ce un'interessante proposi a di affidare alla Dia il controllo del sistema degli appalti per evitare infiltrazioni mafiose», ha del to il ministro durante l'audizione all'Antimafia. «E' ancori! un'idea precisa - ma mi sembra interessante». Un'idea che è piaciuta subito a De) Turco: «Quella di uno 'Guardia Nazionale' è una nostra vecchia proposta». E nella riflessione arriva l'analisi di Piero Luigi Vigna. «L'omicidio Basile è stato preparato con arami • tezza ma, a parte questo, dal '90 sono state uccise tre perenne che avevano a che fare con la Regione Siciliii e il settore dell'agricoltura», sottolinea di procuratore nazionale antimafia «Il tutto fa pensare allo sfruttamento, da parte di Cosa Nostra, dell'economia e del territorio». E aggiunge: «E' illusorio pensare che l'emergenza sia finita» Anzi, riemerge ;i ridosso delle polemiche sull'ulilizzo dei pentiti e sull'attesa riforma della legge che li riguarda. «Ormai è cosa nota che stii in Parlamento da due anni». Ed è proprio in Parlamento che coi.tinnii il litigio a distanza. «Assolutamente inutili» le audizioni di ieri alla Commissione antimafia sugli appalti dice Roberto Cenuro di Forza Italia. «Utilissime», ributti' Giuseppe Lumia dei l )s |g. bea] gli Interni Ros.i o e il leader della alter Veltroni Il ministro degli Interni Ros.i Russo Jeivohno e il leader della Quei eia Walter Veltroni