Aznar, la via spagnola per il centro di Gian Antonio Orighi

Aznar, la via spagnola per il centro Aznar, la via spagnola per il centro Stasera incoronato leader europeo dei moderati Gian Antonio Orighi MADRID Stasera alle 19, nell'hotel «Don Carlos» di Marbella, intervenendo al summit del partito popolare europeo, il premier popolare spagnolo José Maria Aznar conseguirà una meta che persegue giusto da un anno, quando entrò nella Internazionale Democristiana (Id): l'incoronazione alla leadership europea dei moderati. Non solo e non tanto del centro-destra. Ma soprattutto del centro. Perché il «modello spagnolo» di Aznar, già indicato nel novembre scorso come esempio da imitare dal presidente della Id Javier Puérez (un de «doc» spagnolo a lui vicinissimo) si chiama «Centro Riformista». Ed è molto simile alla «Terza Via-Nuovo Centro» di Tony Blair e Gerhard Schroeder. Aznar, 46 anni, madrileno, avvocato ed ex ispettore fiscale, figlio di notissimi giornalisti del regime del «Caudillo» sia pur senza essere stato mai franchista, il pallino del centrò l'ha sempre avuto in testa. Alle prime elezioni democratiche del post-franchismo nel '77 votò per i centristi della Ucd di Su'arez. E dal '90, da quando è stato eletto presidente della I premier Aznar thatcheriana «Alianza Popular» fondala dall'ex ministro franchista Fraga Iribarne (che subito trasformò in «Partido Popular»), ha compiuto una rapidissima attraversata del deserto. Da destra il Pp spagnolo è diventato prima di centro (con ingresso dei de come segretario generae Javier Arenasi, poi, dal tredicesimo congresso di gennaio, di «Centro Riformista». La svolta di gennaio, preceduta da un lungo colloquio a Madrid con Anthony Giddens («Abbiamo un terreno in comune con Aznar, il centro», ha dichiarato dopo l'incontro il guru della «Terza Via»), è copernicana. Prova ne sia che Aznar ha sottoscritto con Blair, in aprile, il «Documento di Chequers». Un documento programmatico su occupazione, riforma economica della Ue che sarà discusso nel prossimo semestre a presi¬ denza portoghese. I punti principali: diminuzione del carico fiscale delle aziende, privatizzazione dei servizi essenziali, lotta alla evasione fiscale, intangibilità dello Stato sociale. Nell'ultimo comizio prima delle Europee del 13 giugno, subito dopo la firma del documento «Third Way-Neue Mitte», Aznar commentava: «Lo chiamano "Terza Via-Nuovo Centro". Io lo chiamo Centro Riformista. Ma lo sottoscriverei subito. Ed il mio governo dimostra che da 3 anni applico quanto indicato dai premier inglese e tedesco». Non sono parole al vento. La Spagna di Aznar, che registra un tasso di crescita del 3,6 per cento, il doppio della media dei paesi dell'Unione europea, e che ha ridotto in 3 anni cinque volte di più che il resto dei Quindici la disoccupazione, punta sulla flessibilità, sul part-time. La riduzione dell'Irpef, in vigore da gennaio, in media del 21 per cento e fa volare i consumi interni. Le pensioni si sono rivalutate perché l'inflazione è stata minore di quella prevista. I salari, con un'inflazione del 2,1 per cento, sono aumentate del 2,3 per cento. E con i sindacati, sempre ai ferri corti con i governi socialisti, c'è pace sociale. I premier Aznar

Luoghi citati: Madrid, Spagna