Edilizia, l'Ance preme sul governo

Edilizia, l'Ance preme sul governo Altre proposte: sgravi Iva e meno contributi «per indurre a regolarizzarsi chi lavora in nero». Il ministro Micheli frena Edilizia, l'Ance preme sul governo «Prorogate lo sconto del 41%per chi ristruttura» ROMA I costruttori italiani invitano il governo a continuare a usare la leva fiscale come strumento di politica finanziaria per rilanciare il settore. Il presidente dell'Ance, Vico Vaiassi, nell'assemblea dell'Associazione ha chiesto al governo una proroga dello sconto Irpef del 41% sulle ristrutturazioni e il riconoscimento del beneficio anche agli acquirenti di abitazioni ristrutturate dalle imprese, nonché agli interventi di demolizione e alla successiva ricostruzioni, e inoltre la riduzione dell'Iva prevista per (iiiest i interventi. Essenziale, per Vaiassi, anche una legislazione del lavoro più flessibile che permetta l'emergere di quell'occupazione che oggi è in «nero» e che fa concorrenza siale alle imprese che si attengono alle regole. «Il governo deve fare un atto di coraggio - dice Vaiassi - e decidersi ad utilizzale il fisco per lo svilup- ' po degli investimenti. Del resto, con l'integrazione monetaria la leva fiscale è diventata l'unico strumento di politica finanziaria in mano ai governi». L'Ance propone inoltre incentivi per l'acquisto di case da destinare alla locazione e per sostenere il mercato non residenziale, estendendo la detassazione in vigore per l'acquisto di beni strumentali anche a tutti gli immobili utilizzati per l'esercizio dell'attività. Immediata la replica del ministro dei Lavori Pubblici Enrico Micheli: nonostante una «forte spinta» nella seconda parte dell'anno, ha detto, gli incentivi per la ristrutturazione scadranno con la fine dell'anno: «Abbiamo sottolineato ai cittadini che la misura valeva per quest'anno - dice - e che quindi bisognava approfittare di questa circostanza. Non posso anticipare una riproposizione della misura perché non è prevista. Scade al 31 dicembre prossimo». Gli effetti delle agevolazioni sulle ristrutturazioni sembrano aver dato i loro effetti: al 31 maggio '99 sono giunte al ministero delle Finanze 329.548 richieste per poter usufruire delle detrazioni d'imposta. «Questo indica - dice Vaiassi- un sostanziale recepimento del provvedimento da parte del mercato». La distribuzione delle richieste evidenzia notevoli differenze di comportamento tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Nel Nord si concentra il 68,4% delle richieste, a fronte del 20,5% al Centro e dell' 11,1 % nel Sud e nelle Isole. L'Ance, però, parla di una «timida» inversione di tendenza della crisi sul piano congiunturale. Le stime degli investimenti in costruzioni per il '99 ammontano a 165.592 miliardi di lire, presentando un incremento del 2% in termini reali rispetto al '98. «C'è un dicroto aumento dei bandi di gara - dice Vaiassi - e una beve crescita dell'occupazione calcolata in 36 mila nuovi posti di lavoro, ma sul piano strutturale permangono situazioni fortemente negative». Negli ultimi sette anni, rileva l'Ance, il settore ha visto diminuire gli investimenti di oltre il 13% con una punta del 26% nelle sole opere pubbliche. Le risorse destinate a nuovi investimenti nelle infrastrutture sono diminuiti del 30% in termini reali negli ultimi dieci anni, a fronte di un aumento della spesa corrente del 10% al netto degli interessi. I posti di lavoro perduti sono più di 170 mila L'Ance è convinta che il fattore essenziale per un rilancio degli investimenti sia «un mercato del lavoro disciplinato da regole che tutelino la professionalità delle maestranze, che impediscano la concorrenza sleale degli operatori in nero, che garantiscano adeguata flessibilità nell'impiego della manodopera e che rendano possibile ridurre gli oneri sul costo del lavoro e il corrispondente aumento della busta paga». CINQUE PUNTI PER IL RILANCIO Q Prorogo dello sconto Irpef del 41% sulle ristrutturazioni Q Estensione a chi compra da imprese © Estensione a demolizioni e ricostruzioni O Riduzione dell'Iva su questi interventi O Regole più flessibili per il lavoro che inducano a regolarizzarsi Il ministro dei Lavori pubblici Enrico Micheli

Persone citate: Enrico Micheli, Micheli, Vico Vaiassi

Luoghi citati: Roma