II sax di Coleman esplora il mito dei suoni

II sax di Coleman esplora il mito dei suoni DISCHI & DISCHI II sax di Coleman esplora il mito dei suoni Alessandro Rosa ATTUALITÀ' discografica ci consente di seguire il jazz in alcuni percorsi diversi, mentre respira altre arie. Come la musica proposta da Steve Coleman, che da vent'anni attinge ai diversi codici dei jazz, nel bacino musicale caraibico o dell'Africa dell'Ovest e passa, dal punto di vista del ritmo, nei territori del funk e delle sue evoluzioni. Questo universo sonoro sorprende ad ogni tappa grazie all'influsso creativo che il saxofonisla di Chicago sa trasmettere ai suoi compagni (Five Elements e gli invitati, tra cui Ravi Coltrane, Ralph Alessi, Regg Washington) grazie ad una sapiente scrittura. In «The sorde language of mith» (Rea Victor, 1 Cd) Coleman si concentra su un quartetto di strumenti a corde e sulle voci. Il quartetto non è costretto in un ruolo secondario di supplemento armonico, ma assume la dimensione di uno strumento indipendente; le parti vocali mischiano la vocalizzazione e il taglio della parola quotidiana. In un'epoca di «transgenetica musicale», come l'attuale, fa meno effetto, ma 18 anni fa appariva estrosa. Parliamo dell'idea di Chick Corea e Nicolas Economo u, pianisti entrambi ma, di jazz il primo e classica il seconda. E' dell'81 il progetto NIC LÌ! di improvvisare su due pianoforti in una sala di concerto. Perchè? Per reagire all'«eccesso di specializzazione che aveva portato la musica a perdere la sua forma di espressione più elementare ed immediala», come scrive Economou. Un anno dopo ecco scaturire questo «On two pianos» (Deutsche Grammophon, 1 Cd), un'ora di incisione dal vivo a Monaco che comprende 6 brani da «Mikrokosmos» di Bartòk, composizioni di Corca, una suite e un'Invenzione. E la musica vola in una dimensione onirica, spinta dalla maestria e soprattutto dall'amore di due spasimanti alleati. E perché non riprovare vecchie emozioni? Con una big band d'un tempo (cinque trombe, cinque tromboni, cinque saxofoni, una riunica), con un repertorio collaudato di standard e composizioni recenti, e con un solista come il vibrafonista Milt Jackson (quello del Modem Jazz Quartet, dogli incontri decisivi con Thelonious Monk, John Coltrane, Miles Davis. Ray Charles o Ray Brown). Fuori dal tempo e fuori dalle mode questa proposta della Clayton-Hamilton Orchestra con un titolo programmatico: «Explosive» (QWest, 1 Cd). Disco che mette in mostra tutta la classe, tutto l'entusiasmo di suonare in universo regolato da un equilibrio tra le parti 1

Luoghi citati: Africa, Chicago, Monaco