Il sì dei pattiti

Il sì dei pattiti Il sì dei pattiti «Ma soltanto come privato cittadino» ROMA Da destra come da sinistra, le reazioni politiche alla «Lettera» di Vittorio Emanuele sono sostanzialmente simili: i Savoia tornino pure in Italia, ma da privati cittadini La durezza del Partito dei comunisti italiani riguarda le espressioni usate dal giovane Vittorio Emanuele per motivare il suo ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, più che il suo buon diritto. «Chi snobba il Parlamento - ha detto Marco Rizzo - e definisce "trogloditi" i padri della Costituzione, dimostra solo snobismo nella presunzione di avere ancora il sangue blu. I comunisti italiani non si oppongono al ritorno dei Savoia in Italia. Purché questi accettino la Costituzione e la Repubblica». Per Raffaele Costa, deputato di Forza Italia e parlamentare europeo, «Vittorio Emanuele di Savoia ha esercitato un suo diritto. Il Parlamento italiano farà bene ad accelerare una decisione sulla proposta formulata dal governo Prodi. Se è vero che non può essere censurato il ministro dell'Interno per aver applicato una legge dello Stato, dimostrando peraltro un certo strabismo (la Jervolino di fatto consente a decine di migliaia di irregolari di restare illegalmente in Italia), non c'è dubbio che i Savoia hanno diritto di vivere - ovviamente rispettando le legge - nella loro patria». |Ansa)

Persone citate: Jervolino, Marco Rizzo, Raffaele Costa, Savoia, Vittorio Emanuele

Luoghi citati: Italia, Roma