« Venerdì saremo fuori dal caldo »

« Venerdì saremo fuori dal caldo » Il meteorologo: «Nonostante i valori alti, siamo lontani dai record della scorsa estate» « Venerdì saremo fuori dal caldo » Ieri l'afa ha colpito ancora, ad Alghero 38 ROMA I giorni del super/caldo fanno segnare un nuovo record. E' Alghero la città più bollente d'Italia. Ieri, infatti, la temperatura ha toccato i 38 gradi centigradi e l'umidità è arrivata a un massimo del 93 percento. Ma nella «hot. parade» della Penisola - secondo i dati che sono stati forniti dal servizio meteo dell' Aeronautica militare - sono molte le regioni in cui il termometro ha superato con decisione i 30 gradi. A Bologna la temperatura massima di ieri è arrivata a 35 gradi, a Firenze 34, a Roma 33. Trentadue gradi si sono toccati a Milano, Pisa e Verona e 31 a Cagliari. E anche con l'umidità non si è scherzato. Quella registrata durante la notte è stata dell'89 per cento a P.oma, a Milano dell'86, a Firenze del 76 e a Bologna del 73, tutti valori che, fortunatamente si sono abbassati sensibilmente durante il giorno, scendendo intorno al 50 per cento. Tra le città più fresche - si fa per dire - si sono piazzate Trieste, Ancona, Palermo e Messina, dove la temperatura massima non ha superato i 28 gradi. Il caldo è arrivato addirittura al Terminillo, dove si è registrata una massima di 22 gradi, mentre per scendere a 5 gradi ci si è dovuti arrampicare molto in alto, fino a 3.400 metri: è stata questa la temperatura massima di ieri al Plateau Rosa. Comunque, sarebbe sbagliato allarmarsi oltremisura. Gli esperti sostengono che la prima, massiccia ondata di caldo che si è abbattuta sull'Italia si sta esaurendo. Spiega infatti Mario Giuliacci: «Venerdì saremo fuori dal caldo». Le prime avvisaglie sono già arrivate ieri nel pomeriggio e in serata su molte zone del Nord, con una serie di brevi temporali, violenti e improvvisi. In realtà, il sollievo è stato minimo. Per vedere la temperatura calare davvero ci vorrà ancora un po' di tèmpo. «SI è trattato sottolinea il meteorologo - di temporali isolati, scoppiati qua e là, che non sono stati causati dall'arrivo di una pertubazione organizzata». A causarli - aggiunge - «è stato soltanto il surriscaldamento che si forma durante il giorno». «La vera spazzolata di fresco dice Giuliacci - si verificherà a partire da martedì pomeriggio sul Nord, da mercoledì al Centro e da giovedì al Sud. Per venerdì, quindi, saremo fuori dal caldo». A produrre questi giorni torridi è stata la permanenza dell'alta pressione. «Anche di notte le temperature si sono mantenute decisamente elevate e, di conseguenza, il normale fenomemo del raffreddamento notturno non è stato in grado di smaltire il 'surplus' accumulatosi durante il giorno». Così, si è assistito a un fastidioso «effetto somma»: ogni giorno cominciava con un livello di caldo un po' superiore a quello delle 24 ore precedenti: «In certi casi - spiega Giuliacci - nelle prime ore del mattino si era già a 22 gradi». Se l'afa, come il sole, non ha dato tregua a milioni di italiani, gli esperti consigliano una serie di semplici ma efficaci «regole di sopravvivenza»: via, quindi, i vestiti sintetici, stretti, o troppo colorati. Meglio affidarsi al cotone o al lino a contatto della pelle. Utile, naturalmente, riuscire a costruirsi un'«oasi» fresca, con il ventilatore"oppure con l'aria condizionata. E per chi, invece, riell' arco dell intera giornata non ha nessuna speranza di passare almeno qualche ora a temperature più accettabili, non resta che l'ultima spiaggia: un buon, vecchio ventaglio. E quanto all'alimentazione, è bene ricordare che per cavarsela in giorni così a rischio è meglio aumentare la quantità dei liquidi e diminuire quella dei cibi solidi, e in particolar modo di quelli pesanti. In ogni caso - per evitare i catastrofismi - è bene ricordare che la situazione non è, e non è stata, così negativa come è sembrata. Controllando con attenzione le medie quotidiane e stagionali si scopre infatti che non si sono ancora toccati livelli che si possan considerare eccezionali. «L'anno scorso - dice Giuliacci - la prima ondata estiva fu anche peggiore di quella attuale: i valori si spinsero a massime di 40 gradi». Quest'anno, invece, Alghero non ha superato il «muro» dei 38 gradi. «Se si percepiscono temperature più alte di quelle effettivamente registrate dai termometri, il motivo è dovuto all'altissima percentuale di umidità presente», dice il meteorologo. Così, se si stila una classifica che tenga conto dei due elementi combinati, «ai primi posti si collocano città come Bologna e Firenze». Lì, il fastidio e il disagio hanno davvero toccato il massimo. «Mentre la scorsa estate si sono verificati due 'picchi' di caldo, tra giugno e luglio e poi tra luglio e agosto (in tutto 30 giorni), quest'anno ne abbiamo vissuto solo uno, per il momento. Ma anche se ce ne potrebbero essere altri, non credo proprio che eguagleremo le 'performances' deirestate '98, quella più calda del secolo». Ir. cri.] Bologna, Firenze e Roma tra le città più bollenti, con valori che hanno superato la soglia dei 30 gradi éOtftÉ In 24 ore, cor» torrido, un adulto «limimi un litro « mezzo, due, dì liquidi eh» vanno reintegrati per eviterò la disidratazione t? necessaria indossare abiti larghi e leggeri, meglio se ai tino o cotone che permettono allo pelle di traspirare ' : 3 Ventila** i'eSIosfjl"» lasciare le finestre aperte e ,-raare corrarrt i d'ariaBene condizionatori e eltmàtizxatori se provvisti di deumidificatore Bisogna consamare malta frutta e verdura fresca. Bone la pasta, ma solo con sugni leggeri, limitare io come, preferendo formaggi treschi e uova sode 5 Piro*e@se*»B «Stai s*J* in spiaggia a durante q uaf onqué'éspósiziooe a? ràggi solari coprirsi con un cappello e oso re occhiali dosale SA m®H PARI 1 Attività «sica Evitarla nelle ore più calde dalla giornata, soprattutto se si è poco allenati. Proferire la prima mattina o la sera 2 3*r© «Isolisi Provocano la dilatazione dei vasi sanguigni e con il caldo possono produrre effetti indesiderati: vampate di coloro, cefalee, svenimenti 3 lere bevande fredde Preferirle a temperatura ambiente, il forte sbalzo dì temperatura provoca mal di stomaco, congestione e, noi casi più gravi, arresto cardiaco 4 Cibi éa evitare Stare alla larga da lasagne affamo, trippa o brasato par evitare dì caricare di superlavoro l'organismo : S lasciare avte eil soie Nell'abitacolo si crea una temperatura altissima che può provacare svenimenti causa di numerosi incidenti in quéste periodo

Persone citate: Giuliacci, Mario Giuliacci, Terminillo