Trasporri, sette giorni da incubo di Mario Deaglio

Trasporri, sette giorni da incubo Protesta a Malpensa, passeggeri a piedi con i bagagli. Caldo torrido, incidenti sulle strade Trasporri, sette giorni da incubo Treu fa rinviare lo sciopero dei controllori di volo Mario Deaglio NELLA prima settimana di luglio, chi commenia le notizie economiche sui giornali si sente chiedere tutti gli anni un «pezzo» sugli sciòperi nei trasporti. E tutti gl anni i commentatori condannano il sapore vagamente ricat'.ntorio delle agitazioni, la mancanza di trasparenza delle vertenze, la sproporzione tra gli interessi di piccole categorie corporative e i danni che ne derivano all'economia. Quest'anno la situazione è più grave. Questi scioperi non sono i «soliti» scioperi di luglio. La differenza è in parte politica e in parte tecnico-strutturale. Da un punto di vista politico, non si può certo ignorar.: che gli «scioperi di luglio» avvengano a ridosso della più grave rottura tra il mondo sindacali; e un governo di sinistra o centro-sinistra dai tempi della correzione della scala mobile e che le grandi confederazioni li guardano con un favore maggiore del solito. All'interno delle confederazioni, poi, è stata inaugurata una linea dura, corredata, con una marcata differenza eli stile rispetto a un passato recente, di pronunciamenti arroganti, sprezzanti e reboanti. T?le linea è passata senza congressi o dibattiti interni, a opera di una dirigenza messa in allarme dalla prospettiva di perdere tre prerogative che considera diritti istituzionali del sindacato: il diritto a un dialogo diretto e privilegiato con il governo su tutte le questioni sociali, diritto a concludere, sempre con il governo, accordi di ogni tipo in materia sociale - con il Parlamento ridotto al rango di notaio - e un diritto di veto su ogni provvedimento importante in campo sociale. Nei disagi che si annunciano nei trasporti, c'è quindi molto di più della, purtroppo normale, presa in ostaggio di milioni di utenti-passeggeri, in vacanza per pochi, preziosissimi giorni, da parte di piccoli gruppi di altri lavoratori (i quali di regola, guadagnano mediamente di più di coloro che danneggiano) ma un vero scontro politico-istituzionale. Questo rende la situazione incerta e potrebbe benissimo concludersi con la sostanziale vittoria del sindacato, tradotta in quaiche aumento della spesa pubblica. Gli scioperi di quest'anno si innestano su una situazione dei trasporti al limite della tollerabilità. L'Italia ha già un elevato livello di congestione, con un rapporto tra il numero dei veicoli e i chilometri di strade di gran lunga superiore a quello degli altri Paesi avanzati. La chiusura prolungata di un nodo vitale quale è il Traforo del Monte Bianco ha notevolmente peggiorato la situazione generale; l'effetto aggiuntivo di un desiderio di vacanze, probabilmente accentuato dalla fine del conflitto del Kosovo, costituisce lo sfondo sul quale vanno collocati i gravi incidenti stradali di questo fine settimana. Se si aggiunge la difficoltà politica di dare veramente il via a un risanamento delie ferrovie e la parallela difficoltà a far veramente decollare il progetto Malpensa 2C00 senza imporre disagi assurdi a una vastissima popolazione di Comuni confinanti con l'aeroporto, è facile concludere che quello dei trasporti è uno dei nodi strutturali dell'economia itali; na, come sosteneva già, un quarto di secolo fa, il premio Nobel dell'economia vVassili Lpontief. Un nodo che vale all'incùrca 15 mila miliardi di sussu'i pubblici, ossia un'intera manovra finanziaria. Sarà ima settimana di pesanti difficoltà per i trasporti, nonostante il rinvio dello sciopero dei controllori di volo disposto con un'ordinanza dal ministro dei Trasporti Treu. Mercoledì si fermeranno infatti gli autoferrotranvieri ed è annunciata un'agitazione del personale del Centro di assistenza al volo di Padova; giovedì ci sarà lo sciopero nazionale dei ferrovieri e incrocerà le braccia il Crav di Linate. Mentre continua dunque l'estate nera dei viaggiatori, ieri si sono registrati nuovi disagi per i passeggeri in partenza e in arrivo alfaeroporto di Malpensa 2000 a causa della manifestazione organizzata dai Comuni lombardi e piemontesi per protestare contro l'attuazione del decreto Burlando - con il conseguente dirottamento in ottobre da Linate di altri cento voli -, contro l'inquinamento acustico e per il blocco dei voli notturni. I quattromila manifestanti hanno bloccato le rampe di accesso agli arrivi e alle partenze, i viaggiatori sono stati costretti a percorrere anche un chilometro a piedi coi bagagli ALLE PAG 9 E10 LA NOSTRA IMPOSSIBILE ESTATE

Persone citate: Treu

Luoghi citati: Italia, Kosovo, Padova