60.000 SCALINI

60.000 SCALINI 60.000 SCALINI la sfida di Alessandra alla Grande Muraglia kELLA, brava, grintosa e ^simpatica, ma anche inar"restabile. Si chiama Alessandra Allamandi, torinese, 41 anni portati alla grande, atleta estroversa che è sempre alla ricerca di nuove emozioni e nuove avventure. Dopo l'ennesima Turin Marathon, e la vittoria alla Maratona del Polo Nord («Credevo di morire, un'esperienza che non potrò mai dimenticare»), adesso è in partenza per là Cina. Con un obiettivo spaventoso: partecipare e magari vincere la Maratona della Grande Muraglia. Per intender¬ ci, salire e scendere 60 mila scalini irregolari da 20 a 60 centimetri. Molto più di uno sforzo sovrumano. Alessandra, perché? «Per sfidare me stessa. Ci credo e penso di riuscire a fare bene. Con il mio allenatore, Renato Canova, abbiamo lavorato e stiamo lavorando molto sodo. Siamo consapevoli che sarà difficile, ma voglio tentare lo stesso». Cina, Muraglia cinese, mica uno scherzo, vero? «Sarà il continuo saliscendi a creare i prò-. blemi maggiori, e 60 mila scalini non sono pochi. E' però sufficiente avere nelle gambe e nella testa la forza di andare avanti. Non mollare mai». A Torino con il trofeo? «Ci provo, davvero, darò il massimo». Fiorenzo Panerò 1A come fa Alessandra (nelle foto di Andrea ivi nono), a 41 anni a essere competitiva? La Iparola magica è allenamenti: «doppio» tutti i giorni, corsa al mattino e piscina al pomeriggio. E poi lavoro sulla resistenza, spirito di sacrificio e alimentazione corretta. Gli sponsor di questa avventura sono l'Adidas e Milanesio Sport. (f. pan.] SCALINI g

Persone citate: Alessandra Allamandi, Fiorenzo Panerò, Milanesio Sport, Renato Canova

Luoghi citati: Cina, Torino