Zero Zero Beppe e la privacy di Alessandro Perissinotto

Zero Zero Beppe e la privacy Zero Zero Beppe e la privacy ILFOGLIETTONE SIAMO tutti agenti segreti. Grazie alla legge 675/96, la legge sulla privacy, siamo tutti un po' più segreti; in banca, alla posta, all'assicurazione, all'Enel, alla Telecom, dal verduriere e in molti altri luoghi, ognuno di noi ha dovuto firmare un centinaio di moduli riguardanti il trattamento dei dati personali e ha potuto scegliere se dare il suo assenso al trattamento medesimo oppure impedire che il prorpio nome, cognome e indirizzo («sai che segreti!») vagassero per le reti telematiche. Una scelta in • piena libertà dunque, peccato che quella piccola precisazione che compariva su ogni modulo e che, più o meno, recitava così: «Il firmatario è consapevole che in caso di mancato assenso al trattamento dei dati personali la Banca (l'assicurazione, la Società ecc.) non potrà più erogare i servizi consueti e quindi,..». Come dire: vuoi mantenere la privacy? Fai pure, noi però ti blocchiamo il conto corrente, ti sospendiamo la polizza furto, ti tagliamo la luce, il gas, l'acqua, il telefono e non ti portiamo neanche più i tapi- nabò a casa: ciapa lì! Credo che l'unico effetto della legge 675 sia stato quello di incrementare il fatturato delle tipografìe che stampano i moduli; anche perché, nel merito della privacy vera, di quella discrezione cortese che noi piemontesi assorbiamo già con il latte materno, la legge non entra proprio. Di questo, ZeroZero-Beppe si è accorto recentemente. Negli ultimi tempi, il nostro Beppe Monticone ha dovuto sottoporsi a qualche visita medica perché gli acciacchi dell'età cominciano a farsi sentire (faccio a questo punto una precisazione a beneficio di quelle quattro o cinque signorine che ancora volessero concedermi i loro favori: gli acciacchi dell'età li ha Beppe, non io che sono di molto, ma di molto più giovane di lui) e ha scoperto che proprio la malattia, «sulla quale spesso si vorrebbe stendere un velo di riservatezza», è la cosa nella quale godiamo di minore privacy e ciò con buona pace della legge. Per ogni visita, Beppe ha dovuto pagare in banca u suo bravo ticket e su ogni ticket c'era la descrizione dettagliata della patologia, del trattamento e via discorrendo: che gioia informare tutta la filiale 23 della Crt dello stato «della prorpia virilità» o delle proprie emorroidi! Che intenso quello scambio di sguardi con la sportellista del San Paolo quando si va a pagare il ticket che, «senza mezzi termini», parla di «Visita urologica per incontinenza»! Questa è privacy! E non è finita, poiché, visto che il contributo per le prestazioni mediche è detraibile dalle tasse, i ticket finiscono dritti dritti nello studio del commercialista, dove ormai le impiegate identificano i clienti in base alle loro malattie: «Scusa, Carla dov'è la dichiarazione dei redditi di Monticone?» «Monticone quale, quello che ha la psoriasi e le coliche biliari?» «No, l'altro, l'agente segreto, quello che soffre di disturbi intestinali e ha il jolesterolo alto...». Saremo forse degli illusi, ma ci piacerebbe che le leggi pensassero un po' meno altrattaemnto dei dati e un po' di più al trattamento delle persone, soprattutto quando queste sono degli eroici agenti speciali, altrimenti i prossimi film di spionaggio si intitoleranno: «007 Operazione prostata», «007 Solo per i tuoi occhi 2: la cataratta», «007 al Servizio Sanitario Nazionale». Alessandro Perissinotto

Persone citate: Beppe Monticone, Monticone, Zero Zero Beppe

Luoghi citati: San Paolo