Tango di famiglia di Edoardo Fassio

Tango di famiglia Tango di famiglia TIMOTEO «Dino» Saluzzi è uno dei massimi tessitori della musica argentina di ispirazione folklorica. Lo si è ritrovato in contesti talora attigui, t<ila!tra apparentemente distanti. Ha studiato musica classica, si è addentrato nella composizione di avanguardia, è membro della scuderia Ecm e fa parte dell'orchestra da camera «Musica Creativa». Classe 1935, un'infanzia a Campo Santa senza l'elettricità, né tanto meno radio o dischi, un genitore, a cui Dino dedica «Tango a mi Padre», operaio, che suonava chitarra, mandolino e bandoneon, imparando le canzoni dagli spartiti promozionali che arrivavano da Buenos Aires, a più di mille miglia di distanza. Per Dino Saluzzi il tango è più puro e più complesso del jazz. «Intendo il vero tango d'arte, che necessita non solo della conoscenza della tecnica, degli accordi e delle scale, mu di un approccio libero e sciolto, meno aggressivo, dolco ed evocativo». La milonga della provincia della Pampa è un elemento vitale nella simbiosi culturale di Saluzzi. Un altro è l'afro-Iatino candombe, giunto in America con Io schiavismo e tuttora popolare in Uruguay, riscoperto dai musicisti di «tango nuevo». La configurazione «Candombe» del Family Tango di Saluzzi mantiene una ovvia, prepotente impronta familiare, dove i fratelli Celso e Felix partecipano, rispettivamente, ai bandoneon e alle ance e i figli José e Matias si producono come chitarrista e bassista. E' un progetto ad un tempo nostalgico e rivolto al futuro, sintetizzato nel quarto album Ecm, «Mojotoro», il primo della serie ad essere inciso in Argentina. Edoardo Fassio

Persone citate: Dino Saluzzi, Saluzzi

Luoghi citati: America, Argentina, Buenos Aires, Uruguay