In piazza San Carlo
In piazza San Carlo In piazza San Carlo TORINO sotto i riflettori per una lunga notte di stelle: spenti da poco gli echi della festa patronale, le scenografiche architetture del centro storico tornano alla ribalta per il tradizionale spettacolo che ogni anno, in estate, Raiuno dedica a una grande piazza europea. Per l'occasione le luci si accendono su piazza San Carlo che sull'esempio degli ampi spazi di Pisa e Mantova, Napoli, Roma e Trieste, già valorizzati dalle messe in onda delle passate edizioni ospita alcuni dei più brillanti e popolari artisti della danza, del teatro e della musica (mercoledì 7 luglio, ore 23, in diretta su Raiuno]. 'Conduttrice della serata è Veronica Pivetti, reduce dai successi di Sanremo e della miniserie televisiva «Commesse»: alla popolare attrice tocca il compito di coordinare le varie parti dello spettacolo e soprattutto, con l'aiuto dei numerosi ospiti, di presentare un'immagine di Torino accattivante e lontana dagli stereotipi. Lo spettacolo, realizzato da Vittoria Ottolenghi, Vittoria Cappelli e Franco Gervasio e curato per la parte registica da Marco Aleotti, prevede la partecipazione quasi in ugual misura di ballerini e di musicisti: ogni gruppo illustra - senza interventi documentari, ma solo con il proprio lavoro - un aspetto particolare di Torino e della vita intellettuale, industriale o < Ustica. Sul grande palco allestito lungo un lato del porticato della piazza e completato ai bordi da due megaschermi per la proiezione della trasmissione in diretta o di immagini fotografiche e cinematografiche - sfilano in apertura e in chiusura gli «Elastesse», ovvero venti atleti romeni che presentano numeri di alta acrobazia firmati dai coreografi Daniel Ezralow e David Parsons e patriotticamente ispirati al tricolore e all'unità d'Italia. I nomi dei ballerini americani Ezralow e Parsons - coadiuvati dalla compagnia di quest'ultimo, The Parsons Dance Company - tornano nel corso dello spettaco¬ lo per interpretare siparietti e scene ispirati di volta in volta al cinema muto e ai suoi protagonisti, a Vittorio Alfieri e a Salgari, al segnale orario dell'Istituto Galileo Ferraris e al Museo Egizio. Tra i vari interventi sono previsti anche quelli di due popolari attori di prosa, Simona Marchini e Arnoldo Foà: la prima, insieme a Veronica Pivetti, rievoca i primi divi della nascente radio, rappresentata dalla mitica Eiar; al secondo è affidata la lettura di alcuni dei versi poetici più stniggenti e intensi di Cesare Pavese. La parte musicale è rappresentata innanzitutto da due gnippi piemontesi: gli Statuto, che propongono le sonorità ska del loro repertorio, e i Lou Dalfin, diventati celebri per aver ridato dignità alla ghironda e alla musica folk occitana dell'ultima generazione. Entrambe le esibizioni sono sottolineate da interventi di ballo: sulle note degli Statuto si muo¬ ve «Atmosfera Zero», un dinamico gruppo di danza hip-hop; mentre le suggestive canzoni del Lou Dalfin sono accompagnate dalle coreografie di Vittorio Biagi eseguite dalla compagnia del Teatro Nuovo. Il clou della serata coincide con l'arrivo in scena dei due attesi big della musica leggera: Giorgia che con la sua formidabili! voce racconta «l'amore in città», mentre sui grandi schermi scorrono le immagini del Valentino e dei caffè storici - e Riccardo Cocciante. Il cantautore presenta alcune delle sue più fortunate canzoni, sulle cui note danza una giovane promessa del balletto, Rosaria Cannavo proveniente dalla fucina torinese del Liceo Co- reutico del Teatro Nuovo; è questa per Cocciante l'occasione migliore per festeggiare in pubblico i trionfali successi teatrali e discografici che hanno accolto la sua ultima fatica, la colonna sonora dello spettacolo «Notre Dame de Paris», per la quale ha ricevuto a Montecarlo il World Music Award. Un breve spettacolo pirotecnico, allestito nello spazio tra il palcoscenico e il porticato, conclude la serata. ella danza, del ica (mercoledì 7 diretta su Raiula serata è Veroe dai successi di iniserie televisilla popolare atpito di coordinaello spettacolo e aiuto dei numentare un'immattivante e lontaealizzato da VitVittoria Cappelli o e curato tica da evede uaa di siciillurventi solo con - un aspetto rino e della industriale o < o allestito lungo to della piazza rdi da due megaproiezione della retta o di immae cinematon apertura «Elastesi atleti entano robareorans te e e nomeriPardalla t'ulsons torLa parte musicale è rappresentata innanzitutto da due gnippi piemontesi: gli Statuto, che propongono le sonorità ska del loro repertorio, e i Lou Dalfin, diventati celebri per aver ridato dignità alla ghironda e alla musica folk occitana dell'ultima generazione. Entrambe le esibizioni sono sottolineate da interventi di ballo: sulle note degli Statuto si muo¬ cui note danza una giovane promessa palcoscenico e il porticato, conclude la serata. Jazz Festival | a pag 14 : ^ Vasco al Delle Alpi 17; ^Theatropolis A 4 Nellafoto sopra Elastesse, qui sotto ( 'occiante <• Giorgia In Ih isso Rosaria ( 'aiutavo
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