Tra Hillary e Bill un divorzio politico

Tra Hillary e Bill un divorzio politico E i repubblicani gridano allo scandalo: per i suoi viaggi a Newlfork usa gli aerei militari Tra Hillary e Bill un divorzio politico Lafirst lady già in campagna elettorale «Troppi i tagli nel bilancio della Sanità» Andrea di Robllant corrispondente da WASHINGTON Prove per un'insolita campagna elettorale che vedrà la First Lady prendere le distanze - in tanti modi - da suo marito, il Presidente. Una prima avvisaglia è venuta questa settimana, dopo che Bill Clinton aveva annunciato con gran fanfara alcuni tagli al sistema sanitario. Poche ore dopo Hillary, che si candiderà quasi coltamente per la carica di senatore dello Stato di New York nelle elelzioni del Duemila, ha ricevuto nei suoi uffici alla Casa Bianca una delegazione di politici venuti giustappunto da New York. E insieme hanno protestato contro i tagli del Presidente. Conflitto d'interessi? Il giorno dopo, durante una conferenza stampa con il presidente egiziano Hosni Mubarak, Clinton, messo alle strette, ha cercato di far buon viso a cattivo gioco: «Se mia moglie deciderà di candidarsi al Senato per lo stato di New York, è chiaro che sarà costretta a esprimere in pubblico le divergenze che abbiamo sulle decisioni che prendo». Ma rischiano di non essere poche, avvertono gli analisti politici. Perché Hillary è notoriamente più a sinistra del marito su tutta una serie di tematiche, dalla riforma del welfare alla politica estera (suscitò imbarazzo l'anno scorso una sua uscita a favore di uno Stato palestinese). E pare che il ragionato «riposizionamento» del marito verso il centro sia stato tutt'altro che indolore per la First Lady: soprattutto noi campo della riforma sanitaria, un settore prioritario per Clinton nel suo ultimo anno alla Casa Bianca, nel quale i contrasti con la moglie sono destinati a riemergere con forza. Uno dejvmojnenti di maggior tensione politica 'all'interno di questa Amministrazione venne nella stagione 1993-94, con il fallimento della grande riforma sanitaria che Clinton aveva affidato a Hillary. Per motivi di convenienza politica il Presidente prese le distanze da quel colossale naufragio. E in una riunione di gabinetto, racconta il consigliere George Stephanopoulos, la First Lady scoppiò in lacrimo e lanciò accuse di tradi- mento. Molti sospettano che Hillary sia ancora oggi in cerca di riscatto. Ma non sono soltanto i contrasti tra Presidente e First Lady a rendere problematica la campagna elettorale. E' legittimo che Hillary usufruisca dei benefìci della sua carica mentre è impegnata a far proseliti per un seggio senatoriale? E' giusto, si chiedeva ieri mattina il Washington Post, che usi un aereo dell'aeronautica militare per recarsi nello Stato di New York? La Casa Bianca accampa motivi di sicurezza. I repubblicani già gridano allo scandalo. Il presidente del partito Jim Nicholson: «E' sbagliato. Questa storia ha un aspetto e un odore che non mi piacciono. Dovrebbe rimborsare i soldi del viaggio. Se ne va lì a New York a tastare il terreno elettorale, mica peraltro». E poi, dicono i suoi rivali, è ancora la First Lady, rappresenta l'intero Paese. Possibile che ormai buona parte delle sue trasferte da Washington siano, guarda caso, a New York? Da quando si è cominciato a parlare di una sua possibile candidatura qualche mese fa è già stata in quello Stato una decina di volte. Per cercare casa - operazione che si sta rivelando più problematica del previsto -, raccogliere fondi, incontrare esponenti del partito democratico. Un totale di quindici giorni, informano i cronisti che già compilano le apposite statistiche. Ma Hillary, che di guai ne ha passati alla Casa Bianca (Travelgate, rilegate) non è una principiante. Il suo staff alla Casa Bianca prepara il terreno con grande cautela, cercando di evitare trappole e trabocchetti. E intanto fa sapere, prim'ancora che venga ufficialmente annunciata la candidatura (mercoledì prossimo sarà presentata una prima «commissione esplorativa»), che alla Casa Bianca stanno installando telefoni separati, linee fax e computer da usare esclusivamente per la campagna di Hillary. Insomma, se non separati in casa, Bill e Hillary sono già separati in ufficio. Il Presidente: se mia moglie si candida è costretta a esprimere i punti di disaccordo Ma c'è chi sospetta che dietro le critiche si nasconda una rivalsa verso il marito La coppia presidenziale insieme nella sede degli Archivi Nazionali a Washington

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, George Stephanopoulos, Hosni Mubarak, Jim Nicholson

Luoghi citati: New York, Washington