Il gioiello dello Juvarra accoglie 1200 vip

Il gioiello dello Juvarra accoglie 1200 vip Il gioiello dello Juvarra accoglie 1200 vip Industria e cultura infesta nella Palazzina del Settecento Giovanna Favro Torino Architetti e stilisti, intellettuali e politici, banchieri e industriali: milleduecento ospiti hanno partecipato al vernissage dei «Trionfi del barocco» che il presidente d'onore della Fiat Giovanni Agnelli ha inaugurato ieri sera, con Donna Marella, nella Palazzina di Stupinigi incorniciata da fiaccole e gigantesche sfere luminose sospese in cielo. Allestita per il Centenario della casa automobilistica torinese, l'esposizione presenta 400 tesori del Barocco, che Henry Milton ha raccolto in ogni parte del mondo: «Spero - ha detto Giovanni Agnelli - che quando la visiterete direte "voglio venire un'altra volta": il primo giorno è sempre affollato, di caldo e di spinte». E, scherzando sulla canicola: «Abbiamo qui opere di tale livello che, come le guide Michelin scrivono "vaut le voyage", vale il viaggio, credo direte stasera "vaut la chaleur": non dimenticherete più il caldo di oggi, ma nemmeno la qualità dell esposizione». Accompagnati da navette come la Multipla e la Lybra (la Lancia che sarà sul mercato da settembre), gli ospiti sono stati fatti accomodare, prima di accedere alle sale della Palazzina, sotto un grande gazebo. L'Avvocato è arrivato con Donna Marella e Jas Gawronski: accolti dal presidente della Fiat Paolo Fresco, dall'amministra- tare delegato Paolo Cantarella e da quello di Fiat Auto Roberto Testore, hanno fatto il loro ingresso alla cerimonia d'inaugurazione accan¬ to a Paolo Marinsek, l'amministra tore delegato della Ferrari. «Ringrazio quanti hanno lavorato alla realizzazione di questo sogno» ha detto Emilia Bergoglio, presidente dell'Ordine Mauriziano. Poi è toccato al presidente della Regione Enzo Ghigo, a quello della Provincia Mercedes Bresso e al sindaco Valentino Castellani avvicendarsi al microfono: «Siamo orgogliosi di ribadire il ruolo di questa città come grande capitale barocca: legare il Centenario della Fiat a questi capolavori consente di rilanciare l'immenso patrimonio artisti¬ co del nostro territorio». Henry Millon, che ha curato anche il suggestivo alternarsi di pe nombre e lame luminose dell'allestimento, ha invitato il pubblico italiano ed internazionale a non perdere «questi preziosi modelli d'architettura, al cui interno si può camminare con la mente». Giovanni Agnelli ha ricordato la filosofia dell'esposizione: «Per il nostro centenario, volevamo realizzare qualcosa di culturalmente ed artisticamente importante a Torino. A volte abbiamo quasi un senso di colpa, per aver portato a Palazzo Grassi le nostre attività culturali: una scelta che negli anni si è comunque rivelata giusta. Ma, forse, dovevamo a Torino un risarcimento». E, parlando dell'autore della Palazzina: «Juvarra era di Messina. E' stato questo palazzo, il primo apporto importante di un immigrato a Torino. Poi il Barocco ha passato le Alpi ed ha contagiato tutta l'Europa». Ed ecco i modelli lignei della reggia di Caserta realizzati su elise - So del Vanvitelli, le tele di Canato e i giochi di luce che riproducono il mezzogiorno e il tramonto sul castello di Rivoli. Sfilano tra gli ospiti Gianni Vattimo e Giorgetto Giugiaro, Cesare e Paolo Annibaldi, 1 architetto Gobetti e la «mise» sobria e severa di Gae Aulenti, Rolando Picchiolii ed Emesto Ferrerò della Fiera del Libro, il presidente dell'Ahi Maurizio Sella e monsignor Franco Peradotto. Ecco Gianluigi Gabetti, consigliere emerito della Fiat, e il direttore centrale Paolo Monferino. C'è la Torino dell'industria: Cornelio Valetto, Sergio Pininfarina, Francesco Devalle. Il presidente del Museo del cinema Mario Ricciardi accanto ai Racchi, i costruttori. Ecco il presidente della Fondazione Crt, Andrea Co roba. Dagli argenti alle madreperle della mostra, si passa al «cocktail prolongé» in un altro gazebo-tendòne, con le fiaccole a circondare la grande fontana che troneggia nel cortile della Palazzina. Ortensie azzurrate, ovetti di quaglia,tartine e Martini. Agnelli: «Questo monumento è opera importante d'un immigrato» Qui accanto il presidente deb Fiat Paolo Fresco, Donna Marella Agnelli e il sindaco di Torino Castellani. A destra l'amm:nistratore delegato di Fiat Auto Roberto Tenore e l'amministratore delegato della Fiat Paolo Cantarella ln alto a destra l'avvocato Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Caserta, Europa, Messina, Rivoli, Torino