Al via Superlntesa, mega-polo per l'Europa di Valeria Sacchi

Al via Superlntesa, mega-polo per l'Europa Presentata da Bazoli e Lucchini. Sarà la prima banca italiana, l'ottava nell'Ue. Comit resterà al listino Al via Superlntesa, mega-polo per l'Europa L'offerta entro settembre, a regime3500 esuberi Valeria Sacchi milano Il prezzo del concambio, fissato a 1,65, ò «definitivo», così come i termini dell'offerta amichevole, ma altri tasselli dell'aggregazione tra Intesa e Comit dovranno essere risolti nel tempo. «Il patto che governerà il nuovo polo sarà lo stesso di Intesa, e il problema di integrazione si porrà quando l'operazione sarà completata)) dico il presidente Giovanni Bazoli e, dopo aver aggiunto che per (pianto riguardo un gruppo «che è stato promotore dell accordo (le Generali presiedute da Alfonso Desiata n.d.r.), l'allargamento sarà automatico», conclude che per gli altri «ci dovranno essere disponibilità accoriate». E' questo del patto di sindacato uno degli elementi che restano sfumati nel corso della conferenza stampa dove Bazoli, il presidente di Comit Luigi Lucchini e i rispettivi amministratori delegati: Carlo Sai vittori por Intesa, Aldo Civaschi por Comit, rispondono alle domande della stampa e degli analisti. I quali, come ò ovvio, vogliono capire chi comanderà domani nella superbunca. Ma Bazoli nega che nella trattativa per arrivare all'accordo si sia mai «discusso di poltrone», e assicura che la formula elio hu funzionato bene per Intesa assicurerà equilibrio nel polo allargato. A chi gli chiedo perchè venga mantenuta la quotazione del titolo Comit risponde: «Perdio ó stata una precisa richiesta del loro patto di sindacalo». Chiarissimo, definito nei molti particolari, è invece e il ruolo futuro di piazza Scalu all'intorno del polo Ambroveneto. Ruolo da primadonna, di banca nazionale e internazionale a tutto campo, con lu sua quotazione di Borsa autonoma a mantenendo l'autonomia in alcuni settori, come quello della l'ascia alla del rclnil c della corporate finance, e la competenza sull'estero. Noi riassetto del gruppo Comit verranno trasferiti sportelli (forse 90) là dove essa non è sufficientomen- te forte, cosi da assicurarle la completa copertura sul territorio e una quota di mercato non inferiore al 3% in tutte quelle province dove il Pil è superiore alla media nazionale, Non sarà naturalmente un rafforzamento a scapito dogli altri istituti. Al contrario. Ambroveneto, Cariplo, Carime, Cariparma si «focalizzeranno su aree geografiche ben distinte», consolidando i propri ruoli nelle «zone di forza» dove la loro quota sportelli salirà dall'attuale 5 al 9,7%. Dalla realizzazione del moga-polo, tempo previsto tre anni, dalle sinergie ricavate mettendo in comune il back-office, la logistica e i sistemi tecnologici e di pagamento, i prodotti, e con i trasferimenti di competenze si otterranno 460 milioni di euro di maggiori ricavi e 351 di minori costi. Già nel 2002 le sinergie di costi e ricavi genereranno 728 milioni di curo. Nel 2003 il Roe salirà al 20% il rapporto costi/income raggiungerà il 50% contro l'uttuolo 68%. Arricchita di Comit, Intesa surà una vera e propria macchina do guerra. Al primo posto in Italia per totale dell'attivo, margine di intermediazione, utile, crediti e risparmio gestito, in Europa ottava, alle spalle del Bilbao e davanti a Unicredito Italiano, grazie a una capitalizzazione di Borsa che supera i 27 miliardi di euro, e undicesima per asset. Gli oneri di integrazione «una tantum» costeranno 300 milioni di euro mentre, a regime, gli esuberi previsti sono sulla carta 3.500, parto dei quali «riqualificabili». A dimostrazione dell'attenzione tutta particolare per soddisfare la bella preda, le proiezioni finanziarie illustrate dal direttore generale di Intesa, Christian Merle, dicono che il matrimonio genererà noi 2002 per gli azionisti Comit una crescita del 24,6% degli utili per azione, contro il 6,2% degli azionisti Intesa. Se qualche analista resta perplesso, chiedendosi se fosse stato meglio Unicredit-Comit, non così ì protagonisti dell accordo. «Con i consiglieri abbuino concordato che questa wferta è migliore rispetto a quella di Unicredit» afferma Lucchini e promette di restare «piccolo azionista» anche in Intesa perchè «questo è un affare da non lasciar perdere, e quindi il mio gruzzolo è meglio che resti nella combinazione». E' d'accordo Civaschi che definisce le nozze «la miglior aggregazione che si poteva realizzare in Italia, e forse in Europa». Mentre Salvatori, dopo aver lodato il «modello federativo» che avvantaggierà anche Comit, parla di «operazione fantastica». La Borsa, in una giornata senza entusiasmi, premia l'azione Comit risparmio (+13,9%) e lascia invariata l'ordinaria (-0,03%), deprime Intesa (-1,94%). Ma già guarda all'ipotesi che avanza sul polo Unicredit-San Paolo, perniando la prima con un rialzo del 4,7%, il secondo con un progresso del 3,2%. fg. L'EUROPA ALLO SPORTELLO CLASSIFICA DELLE PRIME 15 BANCHE EUROPEE IH MILIARDI DI EURO, GRADUATORIA PER ATTIVITÀ' j ATTIVITA'TOTAll CAPITAUZZAZIONE , UBS 893,5 83,8 ) DEUTSCHE BANK 640,* 36,9 > CREDIT SUISSE 474,9 441,8 ABN AMRO 438,0 *7,* HSBC 430,0 74,1 BARCLAYS 339,6 39,9 ■mm inn i 293,6 "'7 NATWEST 979,6 39,9 BSCH 396,9 34,9 LLOYDS TSB 339,1 73,9 1 ABBEY NATIONAL 3*9,0 *7,* S HALIFAX 302,9 28,2 3 BBV 190,9 28,7 5 UCI 144,8 23,8 (') DATO AL 29 GIUGNO MIMI Luigi Lucchini e Giovanni Bazoli, I due protagonisti del supermatrimonio

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