Ecco gli 007 con licenza di violare il codice di Daniela Daniele

Ecco gli 007 con licenza di violare il codice La riforma dei Servizi segreti oggi all'esame del Consiglio dei ministri. Jervolino: bisogna ancora pensarci Ecco gli 007 con licenza di violare il codice Agli ordini diretti del premier Daniela Daniele ROMA Servizi segreti: la riforma, oggi, all'ordine del giorno in Consiglio dei ministri. Fonti governative, ieri, non escludevano addirittura il varo della legge. Un'ipotesi che, invece, il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino, aveva decisamente negato. «La riforma - aveva dichiarato ieri - non sarà di certo varata domani, perché non abbiamo avuto il tempo di entrare nei contenuti». La novità principale è che gli agenti segreti del Sismi (servizio militare che agisce, soprattutto, all'estero) e del Sisde (servizio civile che opera all'interno) non dipenderanno più dai ministeri della Difesa e dell'Interno, ma saranno agli ordini diretti del presidente del Consiglio. I due «bracci» operativi del sistema cambiano nome: Aise (ex Sismi), Agenzia per la sicurezza esterna e Aìkì (ex Sisde), Agenzia per la sicurezza interna. Tra questi e il presidente del Consiglio opererà un nuovo tramite, il Digis (ex Cesie), Dipartimento governativo delle informazioni perla sicurezza. Alle tre nuove sigle se ne affiancheranno altre due: il Cis (ex Ciis), Comitato per l'informazione e la sicurezza e il Copie (ex Copaco), Comitato parlamentare delle informazioni per la sicurezza «L'idea di rafforzamento del ruolo di guida e indirizzo del presidente del Consiglio - ha commentato Franco Frattini, presidente della Commissione parlamentare di controllo dei Servizi segreti - mi trova d'accordo». Frattini, che invita ancora a non abbassare la guardia nei confronti del terrorismo, ritiene che dovrebbe aumentare anche il potere di indagine del Parlamento. «Segnalo - osserva -, uno per tutti, il potere di controllo sul flusso di spese, compreso quelle riservate che sono uno dei lati oscuri di tutta la vicenda dei Servizi segreti». Altro punto che ha mosso osservazioni: il progetto di riforma prevede che gli agenti possano essere autorizzati a violare il codice penale. «Ma possiamo stare tranquilli ha precisato -: in Italia non circolerà nessun James Bond con licenza di uccidere». Il codice potrà essere violato fino a non ledere l'incolumità fisica di alcuno. «E comunque - ha sottolineato Frattini - violazioni di domicilio o intercettazioni telefoni¬ che dovranno avere l'autorizzazione del premier: sarà, dunque, lui ad assumersi la responsabilità politica di dare un ordine che è ritenuto strumentale alla sicurezza dello Stato». «Ci sono novità, è vero, ma credo sia opportuno fare qualche approfondimento». E' il parere del ministro della Difesa, Carlo Scognarniglio. L'«approfondimento», secondo il ministro, riguarda la necessità della Difesa di avere una «funzione autonoma di intelligence e di comunicazione, come accade negli Stati Uniti, dove esistono la Cia e la Dia». Critico il giudizio dell'ammiraglio Martini, ex capo del Sismi. «11 più penalizzato da questa riforma - sostiene - mi sembra il Viminale che, sostanzialmente, bì ritrova senza il controllo del Sisde, ovvero il servizio segreto civile». Martini ritiene che, qualora la riforma passi, il Viminale dovrà riorganizzare il settore che riguarda la sicurezza intema. E conclude: «Con il caso D'Antona da affrontare e l'emergenza Brigate rosse, forse, questo non era il momento più adatto per lasciare scoperto il ministero dell'Interno». Anche per il giudice titolare dell'inchiesta su Ustica, Rosario Priore, la bozza presenta almeno un punto insufficiente, quello che riguarda il meccanismo di difesa. «La legge dichiara - non può consentire all'ultimo dei sostituti di iscrivere, citare e anche maltrattare, come spesso accade, capi e funzionari dei Servizi. O, peggio, penetrare, perquisire e sequestrare archivi». Fortemente critico Falco Accame, ex presidente della Commissione Difesa per il quale la riforma è «un nuovo carrozzone burocratico che produrrà nuove spese e sempre maggior diluizione di responsabilità». Frattini: ma nessuno James Bond sarà autorizzato a ledere l'incolumità fìsica di qualsiasi cittadino Il vicepremier Sergio Mattarella A sinistra Rosa Russo Jervolino

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