MARSATTACKS
MARSATTACKS I marziani a seconda delle epoche, possono essere stati buoni e cattivi; non era mai successo che fossero semplicemente stronzi'. La grande novità di «Mars Attacks», il bel film di Tim Burton che sarà proiettato nella sala 3 del cinema Massimo il 30 giugno nell'ambito della rassegna dedicata alla fantascienza, è proprio questo: gli extraterrestri sono dispettosi, politicamente scorretti, beffardi, prepotenti. Burton non ha mai fatto mistero di privilegiare, nei suoi cinema, i riferimenti alla grande stagione d'oro dei b-movies americani: ma questa sua scelta non è mai semplicemente nostalgica o declamatoria, perché ogni riferimento è reso moderno e guizzante, capace di intrigare i cinefili ma anche di attrarre il pubblico (che, come sappiamo, è in assoluta maggioranza) che al cinema si reca soprattutto per divertirsi. Ecco quindi che i suoi marziani arrivano sulla terra pronti a suscitare le belle parole dei sinceri democratici, che preparano accoglienze desiderose di dimostrare lungimiranza e tolleranza. Ma poi si dimostrano spietati: sia nei confronti degli ingenui hippies pacifisti da operetta, sia verso i capi di Stato che tale atteggiamento hanno per convenienza di immagine. Tim Burton si deve essere divertito tantissimo anche solo nel realizzare la scelta degli attori. Pensiamo per esempio al regista Jerzy Skolimovski, noto ai torinesi per essere stato oggetto di ima retrospettiva al Torino Film Festival: l'idea di fargli interpretare uno studioso che pensa di aver creato una macchina in grado di comunicare con gli alieni e che proprio per questo viene inceneriti da essi è evidentemente un simpatico gioco, visto che il regista per realizzare i suoi film ha girato mezzo mondo e ha parlato tutte le lingue. Ci si diverte molto guardando il film, ma non è mai un divertimento troppo facile. I marziani che eravamo abituati ad abbattere senza problemi nei videogiochi dimostrano di avere la pelle dura, e ci ricordano che forse non siamo così importanti come crediamo di essere... Stefano Della Casa MARSATTACKS
Persone citate: Jerzy Skolimovski, Stefano Della Casa, Tim Burton
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