Vicini & lontani

Vicini & lontani Lazzaro Garetta A chi gli chiede come mai abbia deciso di tornare a dedicarsi all'azienda di famiglia, Lazzaro Garella risponde semplicemente ricordando l'origine del nome «Lenci»: Ludus Est Nobis Costanter Industria, e cioè «il gioco è per noi una costante attività». La voglia di tornare a giocare, insomma, ha spinto Garella a riprendere in mano le redini della mitica fabbrica di bambole e di ceramiche fondata a Torino da suo nonno esattamente ottanta anni fa. E ha deciso di farlo alla grande, non solo sviluppando la lavorazione delle bambole, considerate tra le più famose e collezionate del mondo (il sito Internet ha più di mille visitatori la settimana), ma anche riprendendo la produzione di.ceramiche e presentando al pubblico una nuova linea di oggetti per la casa e per il viaggio. Era statoili gemale fondatore della Lenci, Pilade Garella, ad interrompere la produzione di ceramiche. Lui, che pur di non chiudere la fabbrica durante la guerra (le richieste di bambole e soprammobili erano zero) aveva fornito divise all'esercito (sono da collezione le rarissime bisacce con il bottoncino rosso a forma di cuore!) nei primi Anni Sessanta si era sentito sopraffatto dalla plastica e aveva orgogliosamente dato forfait. Un'interruzione che aveva mandato alle stelle il valore dei pezzi Lenci più belli, firmati, tra gli altri, da Chessa, Sturani, Tosalli, Grande. Nove di quei classici, in tiratura limitata, sono stati riprodotti per l'ottantesimo anniversario. In attesa di nuove grandi firme per un grande made in Turin. Carla Giachino Ci era andata così, quasi per caso, per fare una vacanza diversa. Si è innamorata del fiume e ci abita da più di vent'anni. Non sulle rive, per carità. Proprio sull'acqua, quella ricca di pesci e mossa dalle costanti maree, del fiume Hudson. Carla Giachino, cinquant'anni ben portati di chi vive costantemente all'aria aperta, un grande amore per gli Stati Uniti e un passato di accompagnatrice turistica, ha trasformato un vecchio Beneteau di dieci metri in una confortevole abitazione che le permette di muoversi lungo il fiume, a suo piacere tra Manhattan e Albany, passando tra i grattacieli di Wall Street, i ruderi dei primi insediamenti industriali, le residenze faraoniche dei miliardari americani, le piccole città fondate dagli olandesi, ancor oggi intatte. Ogni giorno un panorama diverso per Carla che in questi anni, per mantenere se stessa, il suo gatto Felix e la sua casa viaggiante, ha insegnato l'italiano (e a volte i segreti della cucina piemontese) alle signore di Cold Spring, cittadina vittoriana traboccante di antiche botteghe e negozietti di antiquariato e Poughkeepsie, sede di Vasser, la più famosa Università femminile degli Stati Uniti. Il sogno di Carla? Facile da intuire: tornare a Torino e vivere in una barca sul Po. Per un gioco di scambi, tra il Valentino e il Monte dei Cappuccini potrebbe insegnare alle signore torinesi l'inglese e, perché no? i segreti della tradizionale cucina americana. Che esiste, eccome!

Luoghi citati: Albany, Manhattan, Stati Uniti, Torino