Test per l'auto volante

Test per l'auto volante TRASPORTI Test per l'auto volante Decollo verticale, 600 km all'ora L 0 AUTO del futuro potrebbe volare o avere un pilota automatico. Certo avrà a bordo una «scatola nera», come quella degli aerei, per registrare tutte le operazioni di bordo. Un oggetto che risulterà molto utile in caso di incidenti e grazie al quale sarà possibile ricostruirne dinamica e cause. L'immagine dell'auto che vola, quella che abbiamo sempre visto nei film di fantascienza, appare inverosimile. Eppure, un'azienda americana sta sperimentando la Skycar, una rivoluzionaria macchina a decollo verticale del tutto simile a quelle che si aggiravano tra i grattacieli di Los Angeles di Biade Runner. I .'azienda eiàlMàller International di Davis, California: presenterà la Skycar alla stampa in agosto. I primi test si svolgeranno senza superare la quota di 4-5 metri dal suolo. Per capire che non si tratta di uno scherzo è sufficiente andare al sito Internet della società californiana (www.moller.com) dove è anche possibile vedere le prime immagini di quella che potrebbe essere la macchina del futuro. Paul Moller, ingegnere sessantaduenne, titolare dell'azienda, lavora alla macchina volan¬ te da 35 anni. Il modello che sta per essere collaudato viene sospinto da due turbine rotanti, simili a quelle che equipaggiano il jet a decollo verticale inglese Harrier. La Skycar potrà trasportare quattro passeggeri e viaggerà, a circa 640 chilometri orari utilizzando carburanti tradizionali, compresi alcol e kerosene. I consumi dovrebbero essere intorno ai 12,5 litri ogni 100 chilometri. Non mancano i problemi, La Skycar è molto rumorosa: secondo i primi test pubblicati dal costruttore, a 15 metri di altezza svilupperebbe un rumore di 85 decibel, un terzo di quello creato da un aereo da turismo al. momento del decollo. La Moller sta mettendo a.punto, uri sistema elettronico per ridurre questi livelli e rendere l'auto utilizzabile anche in città. I costruttori sono ottimisti e sperano di avviare la produzione in serie di Skycar entro l'anno 2000. Il prezzo di vendita dovrebbe aggirarsi intorno ai 60 mila dollari, poco più di 100 milioni di lire. Il progetto, però, appare troppo ambizioso e non si capisce come gli organismi di controllo aereo potrebbero gestire una miriade di oggetti volanti, soprattutto nelle grandi città. Di certo la polizia italiana, una volta adottati i nuovi mezzi, avrebbe finalmente motivo di chiamare le auto di pattuglia «volanti». Ma l'automobile del futuro potrebbe anche continuare a circolare su strada, però guidando da sola. Frank Heimes, del Fraunhofer Institute di Friburgo, sta infatti lavorando ad un prototipo di auto in grado di destreggiarsi in mezzo al traffico cittadino senza l'aiuto di un conducente. Si tratta di una nuova tecnologia che consente all'automobile di effettuare varie operazioni, tra le quali anche cambiare direzione. Fino ad oggi si era riusciti solo a far mantenere al mezzo una certa distanza dal veicolò che precedeva. L'obiettivo, secondo Frank Heimes, è quello di rendere la guida più facile, soprattutto in situazioni stressanti o complicate come quelle che si vengono a creare nel traffico cittadino. La nuova tecnologia potrebbe essere di grande aiuto per le persone portatrici di handicap. «La maggior parte degli incidenti - spiega il professor Heimes - sono causati da piccoli errori di valutazione. Anche se una macchina non sarà mai perfetta, potrebbe far meglio di un essere umano in alcune circostanze». Il sistema funziona grazie a due telecamere poste sulfrontale della macchina. Le..informazioni visive vengono inviate a due computer che sono in grado di riconoscere le altre automobili, i pedoni e i bivi, confrontando le informazioni ricevute con modelli tridimensionali in memoria. L'auto è in grado di effettuare automaticamente una serie di operazioni come sterzare o rallentare. Il conducente, ovviamente, può intervenire in ogni momento sui pedali o sul volante. Il sistema per il momento è molto complesso e ingombrante e contiene limitate informazioni stradali. E, so- prattutto, non è ancora in grado di rispettare i limiti di velocità perché si basa sull'andatura degli altri veicoli. Forse per l'auto che guida da sola dovremo ancora aspettare. Non ci sarà invece molto da attendere per vedere sulle nostre automobili scatole nere simili a quelle degli aeroplani. Anzi, la General Motors ha già iniziato ad installare qualcosa di simile in alcune delle proprie auto di nuova produzione. L'azienda ha anche precisato che l'apparecchiatura verrà montata entro i prossimi anni su quasi tutti i modelli. La scatola nera, che può risultare di grande utilità in occasio; ne di incidenti, registra informazioni sulla velocità alla quale andava la macchina al momento dell'urto, se il guidatore stava indossando le cinture di sicurezza, in quale momento esatto l'airbag si è gonfiato, se il guidatore aveva usato i freni. Bob Lange, direttore del reparto sicurezza della General Motors, ha dichiarato che l'azienda intende utilizzare le scatole nere per raccogliere informazioni sugli incidenti; dati che verranno poi utilizzati per rendere le auto più sicure. Salvatore Romagnolo Ad agosto in Usa verrà presentata um vettura dafetaseienza in grado distaccarsi dal suolo Le quattro ruote si aggiornano con dispositivi avveniristici: presto avremo una «scatola nera», in prospettiva la guida automatica Ad agosto in Usa verrà presentata um vettura dafetaseienza in grado distaccarsi dal suolo enlrlstico progetto della «Skycar». in via dì «viluppo negli Stati Uniti: un ibrido auto-aereo in grado di decollare verticalmente enlrlstico progetto della «Skycar». in via dì «viluppo negli Stati Uniti: un ibrido auto-aereo in grado di decollare verticalmente

Persone citate: Bob Lange, Frank Heimes, Moller, Paul Moller, Salvatore Romagnolo

Luoghi citati: Biade Runner, California, Los Angeles, Stati Uniti, Usa