QUEL CONTRATTO FIRMATO TRA THEORIA E LOGICA

QUEL CONTRATTO FIRMATO TRA THEORIA E LOGICA QUEL CONTRATTO FIRMATO TRA THEORIA E LOGICA CARO Tuttolibrl, l'articolo di Mirella Applottl mi convince a qualche precisazione. Non elaboro lutti e il mio tacere, che viene da una caparbia disposizione del carattere, è ispessito ora dalla convinzione che occorre fare più che dira e dire solo dopo aver fatto. Non ci sono salvatori della patria né Theorla è sotto l'egida di altri: non ci sono connessioni societarie neppure indirette od occulte con la Editori Associati srl od altre aziende ad essa collegate. Theorla ha stipulato con Logica un contratto volto a risolvere In via stragludiziale la sua posiziona debitoria nel confronti della medesima. In ragione di esso, che ci auguriamo sia rispettato da Logica Integralmente, ci sono delle cose che Theoria può fare e delle altre che Theoria non può faro. Tra queste ultime la prosecuzione della produzione nelle collane storiche. Non vi ho rinunciato a cuor leggero. Ma se per una parte rivolgo a Logica, o a chi vi sia subentrato, i miei più fervidi auguri di buon lavoro, per l'altra ritengo che se la casa editrice avesse proseguito in quel solco sarebbe stata II pallido simulacro di se stessa, rassegnata a un «basso profilo» cui mal, Invece, si è voluta rassegnare, e che a mio parere ha determinato il fallimento di quel progetto che pure mi stava profondamente a cuore, di un'alleanza forte tra case editrici indipendenti. E' Integro il profilo intellettuale e morale della casa editrice. E a mio avviso è questo un patrimonio sufficiente per esistere, pensare, riprogettarsi. Se nonostante la nostra situazione economica, che permane assai difficile, ce ne sarà data la possibilità, il nuovo progetto editoriale sarà definito coti la ripresa autunnale e attorno a questo disegno chiameremo al lavoro quanti, colleghi, intellettuali, affezionati lettori, hanno a cuore l'esistenza di questa casa editrice. I! motto di Giulio Einaudi è ancora il nostro motto: «Vivere, amare, fare nuove scoperte». Beniamino Vignola A scelta, caro Vignola: «Chi vuole vada, chi non vuole mandi». «Qi assenti hanno sempre torto», meglio ancora «Se ci sei batti un colpo». 0, meno banalmente; rispondere al telefono (almeno dopo il 200° squillo) onde non lasciare la parola a compagni di strada, peraltro informatistlml. m.&

Persone citate: Beniamino Vignola, Giulio Einaudi, Mirella Applottl, Vignola