Ancora 200 milioni di schiavi nel mondo politicamente corretto

Ancora 200 milioni di schiavi nel mondo politicamente corretto SOCIETÀ' JULIA carta, la schiavitù non esiste più. L'ultimo Paese che la contemplava giuridicamente, il Sultanato di Oman, l'ha abolita nel 1970. Eppure non solo la schiavitù nei fatti esiste ancora (oltre 200 milioni di esseri umani in catene, dice l'associazione Anti-Slavery International di Londra) ma è intrecciata alle nostre vite «politicamente corrette», è nei prodotti ottenuti Ancora 200 milioni di schiavi nel mondo politicamente corretto con il lavoro coatto dei bambini come nelle ragazze condotte con l'inganno sui nostri marciapiedi. E' la faccia nascosta del mercato globale, come ben argomenta Pino Arlacchi, il sociologo della grande criminalità, nel suo ultimo libro dedicato proprio al traffico degli uomini. Asservire qualcuno non è un lavoro facile, ci vuole una forte carica di brutalità. E' per questo che oggi tutti i mercati della schiavitù sono controllati da chi sa fare un uso professionale e concentrato della violenza. Quando, nell'800, la schiavitù fu abolita, sembrava fosse per sempre. Per una ragione molto semplice: più che immorale, la si riteneva antieconomica. Certamente lo-fu, ma per un periodo breve. E oggi che regala profitti enormi, è più diffusa e variegata che mai. Marma Verna SCHIAVI IL NUOVO TRAFFICO DI ESSERI UMANI Pino Ar lacchi Rizzo/i pp. ISS.L 27.000

Persone citate: Anti, Pino Arlacchi, Verna

Luoghi citati: Londra, Sultanato Di Oman