Falsi profumi, un maxi sequestro

Falsi profumi, un maxi sequestro La trappola dei carabinieri-compratori in un capannone fuori Milano Falsi profumi, un maxi sequestro Copie quasi perfette di Armarti e Calvin Klein MILANO I carabinieri del nucleo operativo di Milano hanno sequestrato profumi contraffatti - peraltro in maniera eccellente, a detta delle stesse aziende prese di mira - con le griffes delle marche giù note, per un valore superiore al miliardo, inquemila confezioni di profumo con l'etichetta «Acqua di Jo» - l'originale prodotto da Armani -, 8000 marcati Calvm Klein uomo e 2500 che venivano spacciati per profumi Davidoff. Le confezioni contraffatte sono state sequestrate giovedì 24 giugno. I militari hanno anche denunciato alla procura presso la pretura del capoluogo lombardo tre persone rispettivamente di Venezia, Treviso e Piacenza. I truffatori sono stati sorpresi subito dopo che avevano depositato in un capannone di via Piranesi, a Milano, i profumi, e aspettavano di incontrare il compratore con cui avevano pattuito lo scambio, al prezzo di 350 milioni. Ma si trattava dei carabinieri che avevano finto l'acquisto di una grossa partita. Ed è scattata la trappola. Per arrivare al blitz ci sono voluti 9 mesi di indagini: l'inchiesta ha preso il via da una denuncia della Calvin Klein production, che ha sede nel New Jersey. I capi della banda sono tre pluripregiudicati residenti a Treviso, Venezia e Piacenza, denunciati a piede libero dalla procura del tribunale di Milano, Ma l'inchiesta non è ancora conclusa: si cercano infatti i complici dei tre contraffattori, dal tipografo che stampava lo griffes, alla fabbrica che imitava il packaging, da chi produceva i tappi fino ad arrivare al chimico che elaborava le essenze, talmente simili nell'immediato agli originali da trarre in inganno qualsiasi consumatore profano. Si ipotizzano responsabilità degli stessi rivenditori, che da esperti avrebbero potuto conoscere la provenienza illecita dei prodotti che mettevano sul mercato: d'altra parte gli stessi carabinieri che hanno inscenato la compravendita si sono spacciati come truffatori, e gli inquirenti 'non escludono che siano stati in molti i commercianti complici del giro miliardiario. (r. cri.]

Persone citate: Armani, Calvin Klein, Klein