Amato: sconsiglio la Bonino all'Ue

Amato: sconsiglio la Bonino all'Ue Da Helsinki Prodi annuncia che sei commissari saranno riconfermati Amato: sconsiglio la Bonino all'Ue Pannello, sente «odore di poteri forti e ragioni deboli» ROMA Mario Monti che, a detta di tutti, ha assai ben fatto? 0 Emma Bonino, che pure lei ha ben fatto e inoltre ha stravinto le elezioni europee? La scelta del Commissario Italiano all'Ue è una nuova questione spinosa nell'agenda già impegnativa del governo. Con l'opposizione che tenta di inserirsi per aprire nuove crepe nella maggioranza, La questione è stata appena sfiorata dal presidente designato della Commissione. Da Helsinki, Romano Prodi assicura che finora «c'è stato accordo» con il presidente del Consiglio D'Alema e la scelta del commissario sarà fatta di «comune intesa». Per Prodi fino a sei dei commissari uscenti pot.-animo rimanere al loro posto: «Naturalmente stiamo attenti a selezionare». Prodi, ha chiesto ai governi la nomina di più donne, sul commissario italiano ha già un suo orientamento: «Ne ho parlato tre volte con D'Alema e prenderemo una decisione quando toma dal Sud America. Finora l'accordo c'è sempre stato, vediamo se ci sono fatti nuovi». In attesa di sapere se e quali «fatti nuovi» ci saranno, la questione Bonino si è imposta anche ieri come un nuovo tormentone per la maggioranza. Il ministro del Tesoro Giuliano Amato ha «sconsigliato vivamente» Bonino di rientrare nella Commissione dopo essersi impegnata a rappresentare il 10 % degli elettori nell'Europarlamento. E a Palmella ha fatto garbatamente osservare che il dossier sull'armonizzazione fiscale messo a punto dall'altro «papabile», Monti, non è meno importante. «Può darsi che non sia appariscente, ma è fondamentale». Le argomentazioni non convincono Palmella, convinto che per Bonino valga «la conventio ad excludendum contro noi radicali, e non solo contro di me». Di più: «Non amo l'odore di lobbing di poteri forti con ragioni debolissime, che sento fin troppo, specie con Prodi presidente». Quanto a Monti, Palmella propone di «offrire a lui quella responsabilità ministeriale che Bonino aveva rifiutato». Nella maggioranza Bonino può contare su sponsor di rilievo, da Di Pietro a Monconi. Anche il senatore a vita Giulio Andreotti la appoggia. La schiera dei sostenitori è folta anche nell'opposizione. Fini è fra gli oltre 200 firmatari per la riconferma di Bonino: con lui Antonio Martino. Più defilata è la posizione di Forza Italia che sulla questione si è imposta il silenzio. Proprio a fronte delle molte firme che stanno giungendo a favore della Bonino, Ombretta Fumagalli Candii (Ri) si domanda «se non sia il caso di aprire i%a sottoscrizione anche a favore diMonti. Il suo incarico nella Commissione non è affatto marginale, anzi». Anche il Cdu chiede la riconferma di Monti e comunque ritiene necessario che uno dei commissari italiani sia vicino al Ppe che, dice Rocco Buttiglione «ha vinto queste elezioni ed è la forza di maggioranza nel Parlamento. Non è pensabile che dei due commissari italiani nemmeno uno appartenga al ppe». Mentre Cristina Muscardmi di An invita la Bonino «a fare un passo indietro nell'interesse dell'Italia a Bruxelles». La polemica sul commissario ha creato un attrito «che minaccia il prestigio dell' Italia e della nuova commissione». A «promuovere» Monti sono an che Cgil, Cisl e Uil. Per Sergio Cofferati monostante sia politicamente e culturalmente lontano da noi, ha sempre mostrato una grande attenzione per gli interessi che rappre sentiamo». Sulla stessa linea Lariz za e D'Antoni. Dichiarazioni che «destano ilarità», secondo la Lista Bonino. «Ci siamo dunque, il sindacato scende in campo contro il pericolo europeo Bonino e per la sicu rezza che ispira loro Monti. S'apre la grande lotta don-redrighesca, "questo commissario non s'ha da fare"». Ir. sii] L'eurocommissario Emma Bonino

Luoghi citati: Bruxelles, Helsinki, Italia, Roma, Sud America